L’eritreo Gute Amsolom ha vinto la sesta edizione Napoli Half Marathon in 1h02’09” precedendo di due secondi il keniano Moses Kimei in un arrivo allo sprint, mentre il terzo posto è andato a Ishmael Kalale (1h02’23”).
“La prima parte della gara fino al 9 km si è rivelata più dura del previsto. E’ stata una gara fantastica. Correre in questa città è davvero unico. Un’emozione unica anche se avrei potuto fare meglio, ma il vento ha rovinato i piani. Siamo passati in 30’06” al 10 km e in 44’24” al 15 km. Siamo andati forte dal 10 km con il vento alle spalle che ci ha permesso di recuperare, correndo anche a 2’47” al km”, ha affermato Amsolom dopo la gara.
Amsolom è allenato da Massimo Magnani, che lo segue nell’ambito di un progetto per la formazione di allenatori in Eritrea.
“Nguse è un ottimo atleta e si allena con un gruppo di atleti davvero forti. Si allenerà in Italia per due settimane e parteciperà alla Roma Ostia. L’obiettivo è correre i 10000 metri ai Mondiali di Doha, se verrà convocato. Ci sono tanti atleti forti nel suo paese che meritano di vestire la maglia della nazionale. In base a questo vedremo se farlo esordire in maratona nel prossimo autunno”, ha dichiarato Massimo Magnani.
L’azzurro Yassine Rachik ha sfiorato il podio classificandosi quarto in 1h02’29” in una gara di avvicinamento alla prossima maratona di Londra del 28 Aprile.
“Con il mio allenatore Alberto Colli stiamo facendo un ottimo lavoro e il lavoro svolto in altura sta dando i suoi frutti. La prima parte della gara è stata piuttosto lenta. Ero davanti insieme agli africani. Dopo il 10 km hanno aumentato in maniera esagerata per me e ho preferito rimanere sul mio passo”, ha detto Yassine Rachik al traguardo.
Il grossetano Stefano La Rosa si è piazzato all’ottavo posto con 1h03’56” facendo meglio di mezzo minuto rispetto al tempo realizzato in questa manifestazione quando si classificò quinto. La Rosa gareggerà alla Roma Ostia (10 Marzo) e alla Maratona di Milano (7 Aprile).
La keniana Angela Tanui si è imposta nella gara femminile in 1h09’53” precedendo le connazionali Betty Lempus e Martha Wanjiku Njoroge, seconda e terza con lo stesso tempo di 1h11’35”. La migliore delle italiane è stata la veneziana Giovanna Epis, quinta con 1h12’29”.
“Sono arrivata a soli due secondi dal mio record personale realizzato ai Mondiali di mezza maratona di Valencia dell’anno scorso. Ho questo piccolo rammarico ma ho la prova della mia buona condizione di forma. Sono in crescita e oggi l’ho dimostrato. Non era per nulla facile correre con questo vento. Mi aspetta ora la maratona di Rotterdam del prossimo Aprile”, ha dichiarato Giovanna Epis.
Più dietro la valdostana Catherine Bertone ha tagliato il traguardo al nono posto in 1h17’57 superata di 47 secondi da Sara Giomi.
“Non ho scuse. Oggi le gambe non giravano. E’ stato piacevole conoscere Napoli e correre questa half marathon”, ha detto Catherine Bertone.
Il forte vento che ha spazzato il capoluogo partenopeo ha vanificato le speranze degli organizzatori di un tempo al di sotto dell’ora ma non è mancato lo spettacolo su un percorso affascinante che ha toccato tutti i luoghi più caratteristici della città come Catsel dell’Ovo,il Teatro San Carlo e Piazza del Plebiscito.
La giornata soleggiata ha contribuito ad una giornata indimenticabile per i corridori, che hanno percorso 14 km sul frontemare in uno scenario unico a livello internazionale.