Matteo Galvan ha regalato l’acuto in chiave italiana nella seconda giornata degli Europei di Amsterdam dove ha eguagliato il record italiano dei 400m da lui stesso stabilito agli assoluti di Rieti piazzandosi secondo in 45”12 alle spalle del campione europeo in carica Martyn Rooney (45”04).
Yusneisy Santiusti ha centrato l’obiettivo della prima finale in carriera in una grande rassegna grazie al brillante secondo posto nella semifinale in 2’02”21 alle spalle dell’ucraina Natalya Pryschchepa (2’01”75). L’azzurra dovrà fare i conti con la francese Renelle Lamote e la svizzera Selina Buchel, che hanno ottenuto i migliori tempi nella seconda semifinale con 1’59”87 e 2’00”30.
Eccellente prova anche per Libania Grenot, che ha dominato la terza semifinale in 50”43 (a soli tredici centesimi dal record italiano), stabilendo la migliore prestazione europea dell’anno e il tempo più veloce tra le qualificate alla finale dove troverà come rivali più pericolose la francese Floria Guei (51”01) e la britannica Christina Ohruogu (51”35). “Oggi ho fatto capire chi è la regina. Volevo far vedere cosa valgo in queste grandi manifestazioni. Domani sono pronta a graffiare”, ha detto Grenot.
Le emozioni sono proseguite con le semifinali dei 100m dove Filippo Tortu ha migliorato il suo record italiano juniores di cinque centesimi di secondo con 10”19 (ottava migliore prestazione italiana all-time assoluta), tempo che gli ha permesso di piazzarsi terzo alle spalle del turco di origini giamaicane Jak Ali Harvey (10”04). Il figlio d’arte è stato il primo degli esclusi dalla finale. Bravo anche Massimiliano Ferraro, che ha eguagliato il record personale con 10”26 nella semifinale vinta da Jimmy Vicaut in 10”03. Lo stadio Olimpico è esploso quando l’olandese Churandy Martina ha trionfato a sorpresa nella finale in 10”07 al photo finish sul turco di origini giamaicane Jak Ali Harvey (stesso tempo di 10”07) e su Vicaut (10”08).
“Essere il primo degli esclusi rode ma fa parte dell’atletica. Ora mi concentro sulla staffetta di Sabato e sui Mondiali Juniores di Bydgoszcz. Nella finale ci credevo. In nazionale ho trovato un bellissimo ambiente”, ha detto Tortu.
Nella finale del salto in alto femminile sesto posto a pari merito per le compagne di allenamento Alessia Trost e Desirée Rossit con la misura di 1.89m. L’esperta spagnola Ruth Beitia ha conquistato il terzo oro europeo consecutivo con 1.98m precedendo la bulgara Mirela Demireva (1.96m) e la lettone Airine Palsyte (1.96)
L’oro dei 200m femminili è andato alla ventenne britannica Dina Asher Smith in 22”37 davanti alla bulgara Ivet Lalova Collio (22”52) e alla campionessa europea juniores tedesca Gina Luckenkemper (22”74). La tedesca Cindy Roleder si è imposta sui 100 ostacoli in 12”62 davanti a Alina Talay (12”68) e Tiffany Porter (12”76).
Giordano Benedetti si è qualificato per le semifinali degli 800m grazie al terzo posto nella sua batteria in 1’50”74 alle spalle del britannico Elliot Giles (1’50”31) e del polacco Marcin Lewandowski (1’50”32). Jacopo Lahbi si è qualificato per la semifinale grazie al record stagionale di 1’47”27 che gli ha permesso di qualificarsi quarto nella seconda batteria alle spalle dell’olandese Thijmen Kupers (1’46”48 miglior tempo delle batterie) e del bronzo iridato della Bosnia Amel Tuka (1’46”94).
Nelle semifinali dei 1500m il miglior tempo è stato realizzato dal britannico Jake Wightman (3’39”32). Si sono messi in evidenza Filip Ingebritsen, fratello di Henrik (3’40”44) e Homyu Tesfaye (3’40”44). Junior Neves Bussotti é stato ripescato per la finale dopo essere caduto in semifinale a causa di un danneggiamento. Eliminati gli altri due azzurri Ali Sheik Abdikhadar (3’42”91) e Marco Pettenazzo (3’45”65). Bella impresa del lombardo Mario Lambrughi, che ha migliorato il record personale scendendo per la prima volta sotto i 50 secondi nella semifinale dei 400 ostacoli con 49”60 nella scia del turco di origini cubane Yasmani Copello che ha stabilito il miglior tempo europeo dell’anno con 48”42.