Super Marcell!

Super Marcell!

31 Luglio, 2021
Foto FIDAL COLOMBO/FIDAL

Marcell Jacobs ottiene l’accesso alla semifinale olimpica con il nuovo record italiano nei 100m

E’ sufficiente osservarlo quando rilascia un’intervista. Calmo, sicuro, certo delle sue possibilità. Marcell Lamont Jacobs sulla pista velocissima di Tokyo ha letteralmente impressionato tutti, correndo con facilità estrema 100 metri in 9”94 nuovo primato italiano, suo anche il precedente a Savona 9”95 nel mese di maggio.
Un risultato strepitoso che lo proietta nell’empireo dei grandi velocisti e ci fermiamo qui per scaramanzia, visto che per accedere alla finale, occorre correre forte la semifinale di domenica.

A ogni buon conto Marcell Jacobs è stato autore di un’ottima partenza, l’accelerazione perfetta, la decontrazione dei muscoli del viso non denotava eccessiva fatica, con lo sguardo attento verso la sua destra e in seguito sul crono finale. E gli sprinter yankee? Dietro, almeno oggi, anzi non hanno mostrato tutto quello che in teoria e anche in pratica avevano fatto vedere a Eugene durante i trials: Kerley 9”97; Baker 10”03, Bromell 10”05, non ha tradito le attese solo il canadese De Grasse 9”91 che ha fatto meglio del velocista gardesano.

Accede alla semifinale anche Filippo Tortu con 10”10 primo tempo dei ripescati, primato stagionale per Pippo che non ha nascosto la sua soddisfazione per un anno travagliato come quello che ha trascorso (a volte in completa solitudine allenandosi all’interno dell’Arena di Milano). Domani sapremo chi sarà il campione olimpico dei 100 metri, l’uomo più veloce del pianeta, il simbolo dei Giochi. Non si sa chi possa essere. Ad ogni buon conto Usain Bolt può dormire sonni tranquilli, il suo primato non sarà neppure sfiorato.
Potessimo schierare un finalista nei 100 sarebbe la prima volta nella storia azzurra. Mai accaduto. Il nostro è un popolo di duecentisti: Berruti e Mennea che hanno vinto l’oro nei 200, Berruti e Ottolina sono stati finalisti nei 200 a Tokyo nel ’64, mai un centista, pertanto sarebbe una sorta di piccolo grande miracolo.

La seconda giornata dei Giochi è stata nobilitata dalla finale più veloce mai corsa al mondo nei 100 donne. Tripletta giamaicana con riscontri cronometrici storici. Ha vinto in 10”61 pure con una bava di vento contro (-0,6) Elaine Thompson, davanti a Shelly Ann Fraser 10”74 e Shericka Jasckson 10”76, particolare non indifferente la vincitrice a pochi metri dall’arrivo ha alzato il braccio sinistro indicando il cronometro, che segnava il secondo di sempre dietro allo stratosferico 10”49 di Florence Griffith Joyner del 1988.


Nelle altre gare Anna Bongiorni (200) esce in semifinale così come la coriacea Anna Bellò negli 800. Promosse in semifinale Luminosa Bogliolo 100hs, Linda Olivieri e Yadisley Pedroso (400hs). Accede alla finale Filippo Randazzo nel lungo con la misura di 8,10.

Elaine Thompson Herah si conferma regina dei 100 metri

Elaine Thompson Herah ha vinto il secondo titolo olimpico consecutivo sui 100 metri in 10”61 migliorando di un centesimo di un centesimo di secondo il primato olimpico detenuto dalla statunitense Florence Griffith Joyner dalle Olimpiadi di Seul 1988. La Giamaica ha fatto tripletta con il secondo posto di Shelly Ann Fraser Pryce in 10”74 e il bronzo di Shericka Jackson con il record personale di 10”76. Per Fraser Pryce è la quarta medaglia olimpica consecutiva sui 100 metri dopo gli ori di Pechino 2008 e Londra 2012 e il bronzo di Rio 2016. Marie Josée Ta Lou è ancora una volta quarta come a Rio con 10”91 dopo aver corso la batteria in 10”78 (record africano) e il 10”79 in semifinale. Ajla Del Ponte si è piazzata eccellente quinta in 10”97 vincendo il derby svizzero con Mujinga Kambundji (10”99).

La campionessa del mondo dei 200 metri Dina Asher Smith (non al meglio per un infortunio alla coscia) non si è qualificata dopo il terzo posto nella semifinale in 11”05 dietro a Thompson Herah e Del Ponte (11”01).

La dottoressa in medicina Anna Bongiorni si è battuta bene correndo la sua semifinale con 11”38 dopo l’ottimo 11”35 della batteria.

Marcell Jacobs ha vinto la sua batteria dei 100 metri in 9”94 migliorando di un centesimo di secondo il suo primato italiano realizzato a Savona. André De Grasse ha realizzato il miglior tempo con 9”91 candidandosi per la medaglia d’oro dopo l’argento sui 200m e i bronzi sui 100m e nella staffetta 4×100 a Rio 2016.

Marcell Jacobs: “L’obiettivo era vincere la batteria e correre bene. E’ stato raggiunto ma non mi aspettavo questo tempo perché in realtà ho fatto più fatica rispetto ad altre volte. Bromell sarà al top. De Grasse non è una sorpresa. Me l’aspettavo. Dal 2015 non ha mai sbagliato una finale. L’Olimpiade è iniziata nel migliore dei modi. Spero di essere un po’ più riposato domani. Le Olimpiadi danno una carica di energia pazzesca”.

Semifinali 800 metri femminili:

La giamaicana Natoya Goule si è aggiudicata la prima semifinale degli 800 metri femminili in 1’59”57 precedendo di due centesimi di secondo la scozzese Jemma Reekie. La vicentina Elena Bellò ha tagliato  il traguardo con un onorevole sesto in 2’02”35 davanti alla forte norvegese Hedda Hynne (2’02”38).

La diciannovenne Athing Mu (vincitrice ai Trials statunitensi in 1’56”07) ha corso il miglior tempo delle tre batterie con 1’58”07 davanti all’etiope Habitam Alemu (1’58”40) e Alexandra Bell (1’58”83). La campionessa europea indoor Keely Hodgkinson ha preceduto di due centesimi di secondo la sorprendente cinese Wang Chunyu (1’59”12) e lo statunitense Raevyn Rogers (1’59”28).

Batterie 800 metri maschili:

Il bronzo mondiale Ferguson Rotich ha realizzato il miglior crono di sempre in un Olimpiade per una batteria con 1’43”75 precedendo l’australiano Peter Bol (record dell’Oceania con 1’44”13) e e Elliot Giles (1’44”89).

Le altre finali di giornata

La Polonia ha vinto la prima medaglia d’oro nella storia della 4×400 mista alle Olimpiadi stabilendo il record europeo e il primato delle Olimpiadi con 3’09”87 battendo la Repubblica Domincana (3’10”21) e gli Stati Uniti (3’10”22).

La Svezia ha festeggiato la doppietta del lancio del disco firmata da Daniel Stahl (68.90m) e Simon Patterson (67.39m). Bronzo per l’austriaco Lukas Weisshaidinger con 67.07m.

Le maggiori soddisfazioni azzurre di giornata sono arrivate da Filippo Randazzo, qualificato con la sesta misura nel salto in lungo di 8.10m, da Daisy Osakue, che ha eguagliato il record italiano del lancio del disco con 63.66m, da Luminosa Bogliolo, qualificata per la semifinale dei 100 ostacoli con 12”93, e da Linda Olivieri, che ha eguagliato il record personale sui 400 ostacoli con 55”54.

(Diego Sampaolo)


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