Trentuno anni dopo l’ultima affermazione di Salvatore Antibo nel 1988 l’Italia è tornata a vincere la gara maschile della Boclassic grazie all’impresa di Eyob Faniel, che ha battuto il leader mondiale stagionale dei 5000 metri Telahun Haile Bekele in volata negli ultimi 200 metri.
Faniel ha tagliato il traguardo di Piazza Walther in 28’21” precedendo Bekele di sette secondi. Il bronzo iridato della maratona degli ultimi Mondiali di Doha 2019 Amos Kipruto ha completato il podio classificandosi al terzo posto in 28’37” davanti al giovane specialista ugandese dei 3000 siepi Albert Chemutai (28’50”) e al primatista italiano dei 10000 metri Yeman Crippa (28’54”). Faniel è il terzo atleta italiano ad entrare nell’albo d’oro nella storia della Boclassic dopo due leggende come Alberto Cova (1985) e Salvatore Antibo (1988).
Il gruppo di testa formato da sei atleti (Bekele, Kipruto, Chemutai, Crippa, Faniel e Abdilmana) è partito ad un ritmo lento. Intorno al 4° km i top runner africani hanno spinto sull’acceleratore e il gruppo di testa si è ridotto a cinque atleti durante il quinto giro. Il terzetto formato da Bekele, Faniel e Kipruto ha staccato Crippa e Chemutai durante il sesto giro. Faniel è andato in testa a fare l’andatura seguito da Bekele, mentre Kipruto ha perso terreno. Nel corso dell’ultimo giro Bekele ha provato ad allungare, ma Faniel lo ha affiancato prima di piazzare l’allungo decisivo a circa 200 metri dalla fine in prossimità della Fontana delle Rane.
Eyob Faniel ha migliorato il record personale sui 10 km di tre secondi rispetto al 28’24” realizzato lo scorso maggio a Manchester. Il maratoneta azzurro di origini eritree si è classificato quinto gli Europei di Berlino 2018 e quindicesimo ai Mondiali di Doha 2019 sulla distanza dei 42 km. Lo scorso aprile l’atleta veneto allenato da Ruggero Pertile ha migliorato il record personale sulla mezza maratona a Padova con 1:00’53”. Eyob Faniel è nato ad Asmara in Eritrea il 26 novembre 1992 ma vive in Italia dal 2004 quando la famiglia ha raggiunto il padre che si era trasferito nel nostro paese nel 1998.
“Sono molto contento di com’è andata – ha commentato Eyob Faniel dopo il traguardo – Sapevo di poter correre forte, ma non pensavo di poter vincere, perché gareggiavo contro atleti di livello mondiale. Non mi sono preparato specificamente per la Boclassic perché sto lavorando molto per la maratona di Siviglia di fine febbraio”.
Dopo Faniel e Crippa il terzo miglior italiano è stato Marouan Razine, nono in 29’39” davanti a Osama Zoghlami (undicesimo in 30’01”) e a Yohanes Chiappinelli (tredicesimo in 30’14”).
BoClassic: la gara femminile
La vice campionessa mondiale dei 5000 metri di Doha 2019 Margaret Chelimo Kipkemboi ha vinto la gara femminile di 5 km in 15’30” eguagliando il record della manifestazione detenuto dal 2017 dalla connazionale Agnes Tirop. La keniana ha battuto di un secondo la vincitrice delle edizioni del 2015 e del 2018 Netsanet Gudeta e di due secondi Gloria Kite.
Il quintetto di testa formato da Netsanet Gudeta, Margaret Chelimo Kipkemboi, Mercy Cherono, Alemitu Tariku e Gloria Kite è partito a ritmi molto elevati accumulando un buon vantaggio sulla tabella di marcia per battere il primato della manifestazione. Gudeta, Kipkemboi e Kite hanno staccato Cherono durante il terzo giro e sono transitate in 11’39” alla campana dell’ultimo giro. Gudeta e Kipkemboi hanno dato ad un lungo testa a testa nell’ultimo giro. Kipkemboi ha sferrato l’attacco decisivo a 200 metri dalla fine conquistando il primo successo della sua carriera a Bolzano due anni dopo il secondo posto dell’edizione 2019 alle spalle di Agnes Tirop.
“Era la mia seconda gara a Bolzano. Ero ben preparata perché conoscevo il percorso. Sono contenta di aver battuto Gudeta e di aver eguagliato il record della manifestazione. Ora gareggerò in alcune corse campestri ma il lavoro è finalizzato alle Olimpiadi di Tokyo”, ha dichiarato Margaret Chelimo Kipkemboi.
La diciannovenne trentina Nadia Battocletti è stata la migliore delle atlete europee in sesta posizione in 16’11”, preceduta dalla vice campionessa mondiale dei 5000 metri di Mosca 2013 Mercy Cherono (15’38”) e della vice campionessa mondiale under 20 di corsa campestre Alemitu Tariku (16’00”). Martina Merlo è stata la seconda migliore italiana in decima posizione in 16’39” davanti alle maratonete Giovanna Epis (16’40”) e Sara Dossena (16’41”). “Oggi ho fatto una buona prestazione. Il pubblico ci ha sostenuto molto lungo il percorso e questo mi ha dato una spinta in più. Mi sono innamorata di questa gara”, ha detto alla fine Nadia Battocletti.