Sport all’aperto: proteggiamo la pelle

Sport all’aperto: proteggiamo la pelle

I tanto attesi allenamenti nel sole dell’estate non sono esenti da rischi per la nostra pelle. L’importanza della protezione e della prevenzione.

Si stima che le radiazioni ultraviolette siano uno dei fattori di rischio più importanti per i tumori della pelle non melanoma e melanoma. Gli atleti che praticano sport all’aria aperta ricevono notevoli dosi di UV a causa di programmi di allenamento e gare con un’elevata esposizione al sole. Inoltre, la sudorazione dovuta all’esercizio fisico può contribuire ai danni cutanei legati ai raggi UV in quanto aumenta la fotosensibilità individuale della pelle, facilitando il rischio di scottature.

L’esercizio fisico regolare e a basso impatto è ben consolidato per migliorare la propria salute. Al contrario, il sovrallenamento, l’allenamento ad alta intensità e l’esercizio eccessivo possono portare a una funzione immunitaria soppressa. Ciò è dovuto a traumi tissutali ripetitivi subiti durante l’esercizio intenso, che induce le citochine verso un profilo linfocitario con conseguente soppressione simultanea dell’immunità cellulomediata.

Negli sport all’aria aperta, l’immunosoppressione indotta dai raggi UV può facilitare l’inizio e la promozione del tumore. Oltre all’importante esposizione al sole, l’immunosoppressione indotta dall’esercizio fisico può aumentare il rischio di cancro della pelle non melanoma e melanoma cutaneo negli atleti.

Prevenzione

• evitare di allenarsi e gareggiare in periodi del giorno di forte esposizione al sole; 

• indossare un abbigliamento adeguato;

• applicare creme solari ad alta protezione resistenti all’acqua in modo regolare e sufficiente; 

• lo screening per il cancro della pelle è una misura preziosa e dovrebbe essere eseguita in individui ad alto rischio come, ad esempio, i triatleti.