Da che si parla di scarpe per lo sport, quelle per il running l’hanno sempre fatta da padrone: le più comode e avanzate in ogni epoca.
Oggi il running sembra vivere in tutto il mondo una seconda giovinezza paragonabile allo storico “running boom” degli anni Settanta.
Lo zoccolo duro dei runner abituali non ha mai mollato e oggi si è finalmente messa a correre anche una crescente quantità di giovani che forse preferiscono comprare un buon paio di scarpe piuttosto che qualche ingresso in palestra.
Anche dall’altra parte del mondo, in paesi emergenti come la Cina, le generazioni che finalmente riescono a godere di un po’ di tempo libero, oltre che di un certo benessere, iniziano a correre. Ai piedi, i modelli più blasonati dei marchi occidentali.
Ed è proprio l’esercito di questi nuovi runner che dona nuova linfa all’affollato mercato delle aziende di scarpe da corsa, nel perenne tentativo di diversificare i loro prodotti e di conquistare nuove nicchie.
Su Correre di febbraio Filippo Pavesi conduce un’interessante indagine su questo tema anticipando inoltre alcune delle novità più significative.
Molto utile il vademecum con le caratteristiche funzionali delle scarpe da running – da tenere sempre presente quando si sceglie un modello – così articolato:
Superficie d’appoggio
Differenziali
Portanza
Stabilità
Ammortizzamento
Risposta elastica
Flessibilità
Peso
Resistenza
Adattamento alla morfologia individuale
Adeguatezza alla biomeccanica individuale
Adeguatezza all’uso previsto