Phantasm 24: l’analisi del tentativo di record del mondo

Phantasm 24: l’analisi del tentativo di record del mondo

29 Novembre, 2020
Photo credit: Haavard Dalen / Vegard Breie / Joakim Dokka

Fallisce il tentativo di record del mondo della 24 ore su pista dell’ultrarunner Kilian Jornet. Vince la Phantasm 24 il norvegese Harald Bjerke con 232,2 km.

Ci ha provato. Con la dedizione che lo contraddistingue, era da oltre un anno che Kilian Jornet stava preparandosi per la #KilianPhantasm24, l’assalto al record del mondo della 24 ore su pista, disertando le abituali sfide su creste e sentieri.

L’avventura del trail runner più vincente di sempre, però, si è interrotta dopo 10h20’, quando la tabella di marcia segnava 134,8 km. A fermare lo spagnolo sono state due intense fitte al petto, che hanno indotto lo staff medico presente sulla pista di Måndalen, in Norvegia, a consigliare un check up in ospedale.
Esami più approfonditi e una notte in osservazione sembrano scongiurare gravi implicazioni, come ha dichiarato lo stesso Jornet.
Jornet aveva corso i primi 10 km a una media di 4’16” per km e aveva completato i primi 42,4 km (106 giri) in 3h02’23”.

“Non è andata come pensavo. La corsa è partita bene, con i classici alti e bassi, come avevo previsto fino alle 10 ore quando ho sentito due forti dolori al petto. Ho avuto bisogno dell’intervento di un medico, che ringrazio e mi scuso per aver dimenticato il suo nome! Sono stato portato in ospedale dove ho trascorso la notte, dopo essermi sottoposto ai test. Adesso sembra tutto ok. Non ci sono grandi problemi ma farò altri esami” le parole dello spagnolo.

La Phantasm 24 era stata posticipata di un mese a causa di alcuni infortuni in cui era incappato il trail runner spagnolo e di un ulteriore settimana per via delle avverse condizioni climatiche. Le temperature non hanno mai superato i 0° C, ma Jornet non ha imputato a questo aspetto nessun impedimento, dichiarando di aver sempre preferito correre in condizioni simili che con molto caldo. Tentare l’assalto al record del mondo in un Paese diverso dalla Norvegia, dove ora Jornet abita, sarebbe stato praticamente impossibile per via delle restrizioni Covid. Anche tutti gli altri atleti al via, infatti, sono specialisti dell’ultrarunning norvegesi.

A vincere la Phantasm 24 organizzata da Salomon è stato quindi Harald Bjerke, mettendo a referto 232,2 km per un totale di 580 giri.
Secondo gradino del podio per Jo Inge Norum con 219,2 e 548 giri. Terzo Simen Holvik, con 208,13 km e 520 giri.
Il record del mondo rimane ancora saldamente nelle mani dell’ultramaratoneta grco Yiannis Kouros, che nel 1997 riuscì a correre 303,56 km.

Non ha completato la gara ma è stato a lungo assoluto protagonista anche Sebastian Conrad Håkansson che, dopo aver condotto a lungo, ha siglato il record norvegese delle 100 miglia (12h46’). Per Håkansson la Phantasm 24 si è conclusa dopo 161,2 km e 403 giri, ma ha atteso lo scoccare delle 24 ore per congratularsi personalmente con tutti i concorrenti arrivati sino in fondo alla gara. Sia Jornet sia Håkansson hanno corso la Phantasm 24 con le nuove scarpe da strada Salomon S/LAB Phantasm.

Sebastian Conrad Håkansson e Kilian Jornet
Photo credit: Haavard Dalen / Vegard Breie / Joakim Dokka

“Quando Kilian, circa un anno fa, ci ha proposto il suo progetto di correre per 24 ore in pista, abbiamo capito subito che razza di sfida avrebbe rappresentato per lui. Certo, il risultato non è stato quello in cui tutti abbiamo sperato, ma conosciamo bene l’impegno e la ricerca che ci ha dedicato Kilian negli scorsi mesi. Per lui è stato un bel rischio volersi mettere alla prova al di fuori del suo ambiente naturale, ma siamo orgogliosi dell’impegno dimostrato sia da lui sia da tutti gli altri concorrenti norvegesi” Bruno Laroque, Salomon’s Global Sports Marketing Manager.

Photo credit: Haavard Dalen / Vegard Breie / Joakim Dokka

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