Passerella di Thévenard, terzo sigillo all’UTMB

Passerella di Thévenard, terzo sigillo all’UTMB

01 Settembre, 2018
Foto Carlotta Montanera

Dopo i successi del 2013 e 2015 il francese Xavier Thévenard ha vinto l’Ultra-Trail du Mont-Blanc 2018 tagliando il traguardo di Chamonix con il tempo di 20:44’16”.
Con questa vittoria il transalpino raggiunge così François D’Haene Kilian Jornet Burgada anche loro a quota tre successi al cospetto del Monte Bianco.

Seconda piazza per il rumeno Robert Hajnal (21:31’37”) e terzo gradino del podio per lo spagnolo Jordi Gamito in 21:57’01”.

L’atteso Kilian, punto ad un piede da un’ape tre ore prima del via, è stato costretto al ritiro dopo 90 km di gara a causa di una brutta reazione allergica. Ritirato anche Zach Miller, dopo tre quarti di gara.

In campo femminile, vittoria per Francesca Canepa che chiude la sua fatica in 26:03’48’, prima italiana a vincere l’Ultra-Trail du Mont-Blanc. Per la trailer valdostana si tratta di un risultato importante in una carriera costellata da innumerevoli successi, tra i quali il Tor des Géants nel 2012 e 2013, il Lavaredo Ultra Trail nel 2012 e il secondo posto ottenuto proprio nell’UTMB nel 2012.
Seconda posizione per la spagnola Uxue Fraile Azpeitia (26:08’07”), terza la francese Jocelyne Pauly in 26:15’11”. Bene anche l’altra italiana, Katia Fori, quinta.

IL PRONOSTICO

“Il mio pronostico iniziale vedeva la Canepa come una delle favorite. In questo tipo di gara ci sono molti atleti che per cercare di fare prestazione rischiano molto e vista la distanza le difficoltà e i sottili equilibri che si creano. È molto facile che nelle posizioni di vertice molti atleti forti possono saltare”, ha dichiarato Fulvio Massa, che dal 2003 accompagna i lettori di Correre nel mondo dell’off- road.

“Ogni anno succede al UTMB questa cosa e anche quest’anno si è verificata sia in campo maschile che femminile. A volte è più importante usare la tattica e la testa piuttosto che la prepotenza fisica.
La Canepa è sicuramente un’atleta dotata di grande endurance e le sue specialità sono proprio le gare estremamente lunghe di questo tipo. Non è veloce e sicuramente sulla carta in termini prestativi era inferiore ad altre nominate atlete. Ha saputo giocare di esperienza e didattica facendo la sua gara e aspettando che fossero le altre via via a ritirarsi o ad avere le crisi e questo gioco la sta premiando”.

“Sottolineo anche una prova magistrale di Katia Fori che pur essendo lontana dalle gare da parecchio tempo ha fatto una gara magistrale. Altro dato da non trascurare è l’età anagrafica delle due atlete”, ha concluso Massa.

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