La storica azienda di Seattle (USA) ha presentato ad Amsterdam i nuovi modelli destinati a chi ricerca una maggiore velocità in allenamento e in gara senza rinunciare alla protezione. Il commento del nostro esperto.
Si chiamano Hyperion Tempo e Hyperion Elite, e i responsabili della Brooks le hanno definite «Le nostre scarpe più veloci di sempre, progettate specificamente per accompagnare i runner dall’allenamento al podio e rivolte a tutti coloro che cercano contemporaneamente un vantaggio competitivo e una protezione sulle lunghe distanze.»
I due nuovi modelli sono stati presentati ad Amsterdam durante l’Innovation Camp organizzato ad hoc dalla Brooks nella giornata di giovedì 30 gennaio, seguito per Correre dal nostro esperto di calzature, Filippo Pavesi. Una giornata articolata su diverse sessioni dedicate alla tecnologia, alle novità di prodotto e a tutte le innovazioni che la Brooks si appresta a lanciare sul mercato, dalle scarpe super veloci alle novità nel trail running.
Nate dalle indicazioni dei runner
«Le Hyperion hanno una capacità di protezione sulle lunghe distanze che permette al runner di correre velocemente anche quando l’assetto comincia a vacillare a causa della fatica – ha spiegato Hugo Chouissa, merchandiser calzature EMEA di Brooks -. La scienza mostra che le deviazioni dell’assetto posturale aumentano con la durata della corsa. Per questa ragione, gli effetti di supporto forniti dalle calzature diventano sempre più importanti con il procedere dell’allenamento o della gara.»
«Entrambi i modelli Hyperion contribuiscono a ridurre il carico sul corpo che, a sua volta, riduce il rischio di infortuni e aiuta a conservare l’energia per tutta la durata della gara», ha aggiunto Chouissa, che ci ha tenuto a precisare come tutto questo lavoro sia partito dalle indicazioni dei runner.

L’allenamento con le Hyperion Tempo…
Descritte dall’azienda come “Le perfette compagne d’allenamento per i runner più esigenti”, le Hyperion Tempo sono dotate della nuova ammortizzazione DNA Flash, che conferisce a queste calzature leggerezza e reattività. A una prima prova si è percepita una significativa fluidità durante la fase di transizione dell’appoggio e si sono rivelate capaci di ridurre la deviazione del piede restituendo l’energia durante la corsa. Questa valenza le candida a essere utili per abbassare la fatica negli allenamenti intensi riducendo così i tempi di recupero.

… e la gara con le Hyperion Elite
“Una scarpa pensata per tutti i runner che voglio stabilire il loro nuovo personal best.” Così dalla Brooks hanno definito le Hyperion Elite, appositamente progettate per il giorno della gara, “Per offrire una corsa veloce a tutti quei runner realmente interessati alla velocità”.
Il segreto di questa “Formula Uno” del running è indicato dall’azienda nella “Leggerissima intersuola ammortizzante in DNA Zero che lavora sinergicamente con la piastra propulsiva in fibra di carbonio con l’obiettivo di spingere il runner in avanti, fornendo una spinta extra a ogni passo”. Tutte le tecnologie della scarpa sono state progettate per risparmiare energia e mantenere l’efficienza biomeccanica della spinta anche quando la fatica comincia a farsi sentire.
Il commento del nostro esperto
«Ho trovato molto interessante ascoltare l’esperienza degli atleti che hanno contribuito allo sviluppo di questi modelli – ha commentato Filippo Pavesi, inviato ad Amsterdam per conto di Correre -. Mi ha colpito, in particolare, la testimonianza di Desiree Linden, vincitrice della Maratona di Boston 2018, corsa calzando un prototipo della Hyperion Elite, una scelta coraggiosa, visto che il modello era ancora in fase sperimentale, ma questo ci dà l’idea di quanto lavoro ci sia dietro una nuova calzatura di questo livello.
La Hyperion Elite andrà a porsi nel segmento delle scarpe progettate per correre veloci, già presidiato da alcuni importanti competitor di Brooks, ma probabilmente si distinguerà per una maggiore offerta di supporto e stabilità.
Queste nuove scarpe arrivano dalla diversificazione della struttura di sviluppo che ora comprende la Blue Line, intesa proprio a portare sul mercato nuove scarpe in tempi più rapidi.
Va poi sottolineato che l’intersuola è stampata nel nuovo DNA Zero, il materiale più leggero mai usato da Brooks, che, come già precisato dai responsabili, lavora in sinergia con un solido plate in fibra di carbonio, la tecnologia che io definisco “ritrovata” dal mondo delle scarpe da running e che fa da frontiera in questo 2020 del mondo della corsa.
Per quanto riguarda, invece, la Hyperion Tempo, destinata all’allenamento, ho trovato interessante il fatto che per l’intersuola sia stato utilizzato il nuovo DNA Flash, costruito con il nuovo sistema di infusione di anidride carbonica nel compound, un metodo davvero all’avanguardia, utilizzato per ora solo da Brooks e da un altro importante competitor.
All’insegna del “leggero e performante” ci è stata poi presentata anche la nuova Brooks Catamount, costruita a sua volta con DNA Flash e un plant anteriore in EVA a protezione dai sassi. Credo sia destinata a rinnovare profondamente il mondo del trail running.
Prezzi e disponibilità
Le Hyperion Elite (250 euro) saranno disponibili presso i rivenditori autorizzati da marzo 2020 e le Hyperion Tempo (150 euro) da luglio 2020.
Leggi anche: “The 20 Year Drop”, l’iniziativa di Brooks per i 20 anni di Adrenaline