Quarta giornata di finali ricca di grandi risultati ai Mondiali Juniores di Bydgoszcz in Polonia. La keniana Caroline Chepsoi (già campionessa mondiale da allieva) ha dominato la finale dei 3000 siepi stabilendo il record dei campionati con un ottimo 9’25”15 (con un ultimo km in 3’02”) precedendo di nove secondi la portacolori del Barhein Tigist Getnet (9’34”08). Terza l’etiope Agrie Belachew (9’37”17).
Il mezzofondo italiano ha fatto registrare la buona prova di Chiara Ferdani, che ha migliorato di alcuni decimi il record personale stabilito a Torino nel 2015 con 4’23”07 (due secondi più veloce rispetto al precedente record stagionale) ma non è bastato per passare il turno. Nel computo finale la ligure è sedicesima (per superare il turno serviva 4’21”91). La batteria dell’azzurra è stata vinta dalla keniana Winfred Mbithe con 4’12”39 davanti alla statunitense Alexa Efraimson (4’13”12). Eliminazione anche per Gabriele Acquaro che, debilitato da un attacco virale, si è piazzato settimo in 1’55”92 nella batteria vinta dal favorito keniano Willy Tarbei in 1’48”95.
Il vice campione del mondo juniores dei 100 metri Filippo Tortu ha trascinato i compagni della staffetta 4×100 Nicholas Artuso, Freider Fornasari e Andrea Federici al secondo posto nella batteria in 40”13 alle spalle della Gran Bretagna (39”91) che ha spalancato le porte della finale agli azzurri 14 anni dopo il quinto posto di Lorenzo La Naia, Alessandro Rocco, Andrew Howe e Sergio Riva nell’edizione di Kingston 2002. La squadra italiana ha festeggiato la qualificazione per la semifinale dei 100 ostacoli di Nicla Mosetti, che sfiora il record personale di 4 centesimi di secondo con 13”82. Bravo anche Gabriele Montefalcone, che sfiora il record personale di sette centesimi sui 400 ostacoli con 51”70 arrivando ad un passo dalla finale. Fuori dalla finale la 4×100 femminile (Zaynab Dosso, Sofia Bonicalza, Alessia Niotta e Desola Oki), quarta in batteria in 45”50. Sofia Bonicalza sfiora il record personale sui 200m con 24”14 ma non basta per passare il turno.
Nelle finali della quarta giornata spicca soprattutto l’eccellente 20”17 dello statunitense Michael Norman, che ha rifilato 42 centesimi al sudafricano Trorliso Leotlela migliorando il record dei campionati di Andrew Howe stabilito nell’edizione italiana di Grosseto 2004 con 20”28. Norman si è piazzato di recente quinto ai Trials Olimpici in 20”14. La diciassettenne austriaca Sarah Lagger, seconda solo una settimana fa agli Europei Under 18 di Tiblisi, ha vinto l’eptathlon con 5960 punti precedendo la cubana Adriana Rodriguez (5925 punti) dopo aver recuperato un gap di 181 punti dopo la prima giornata. La statunitense Anna Cockrell ha tolto sette decimi al precedente primato personale per vincere i 400 ostacoli in 55”20 davanti alla giamaicana Shannon Kalawan (56”54). Nei 400 metri trionfo del vice campione mondiale indoor Abdalelah Haroun in un ottimo 44”81 davanti allo statunitense Wil London (45”27) e al botwsano Karabo Sibanda (45”45). Cuba torna sul tetto del mondo del salto in alto 30 anni dopo Javier Sotomayor grazie al successo di Louis Zayas con 2.27m. Oro francese nel lungo femminile per l’atleta originaria di Guadalupa Yanis David con 6.42m. L’ungherese Bence Halasz ha conquistato l’oro nel martello maschile con 80.93m.