Allenamento sui 400 metri. Da ripetere 50 volte.
No, non è quel che prevede il menù odierno ma è quel che fece, in un’unica seduta, Emil Zatopek nel 1954. Un ritmo non velocissimo rispetto al suo standard di rendimento (da 1’08” a 1’015″), ma in quel singolo allenamento Emil percorse 33-34 km (150 m il recupero fra le prove).
Questa leggendaria seduta è stata la scintilla che ha illuminato un periodo in cui Orlando Pizzolato faticava a ritrovare i giusti stimoli. Da qui nasce il “metodo Zatopek” che su Correre di agosto si sviluppa in una specifica tabella elaborata su tre diversi livelli.
Una proposta accattivante per macinare chilometri, rosicchiare secondi al cronometro e ritrovare l’entusiasmo. Quando si arriva a un punto di stallo l’importante è voltare pagina e andare avanti, cercando nuove motivazioni utili anche ad allentare la tensione psicologica. Con il “metodo Zatopek” si può.