Nulla da fare per il campione trentino, apparso affaticato al momento del cambio ritmo decisivo, agli ultimi 600 m: undicesimo in 4’02”22 nel “Miglio Élite” vinto dal sorprendente irlandese Andrew Coscoran (3’55”59). Terzo Osama Zoghlami, quarto Pietro Arese. Sabbatini (4’31”76) su Del Buono e Bortoli nel miglio donne.
«È chiaro che non sono contento della mia gara – dice Yeman Crippa all’Arena di Milano, dopo avere tagliato da poco il traguardo del Miglio nella riunione internazionale Don Kenya Run – ma avevo nelle gambe ancora le scorie dei 5.000 e 10.000 m all’Olimpiade di Tokyo. È importante prendere lezione dai momenti no e guardare avanti”. Non si nasconde il campione trentino, undicesimo in 4’02”22 nel Miglio Élite: «Ci sono appuntamenti importanti il prossimo anno. Sono già proiettato su quelli. Vorrei ringraziare gli organizzatori per il campo partenti allestito. Stasera sembrava di essere in un campionato italiano».
La gara
Resiste ancora, quindi, la migliore prestazione italiana sulla distanza, 3’51”96 di Genny Di Napoli, stabilito poco distante, a San Donato Milanese, il 30 maggio 1992. Al via parte forte, seguendo la lepre, l’australiano Matthew Ramsden, che al passaggio del primo giro prende addirittura qualche metro. Ma il vantaggio “aussie” dura poco. Il secondo sussulto della giornata vede in testa Pietro Arese, dal cognome illustre, ma agli 800 m il gruppo degli inseguitori si ricompatta e lo raggiunge. Tra di loro anche Yeman Crippa, che però appare in difficoltà. Arese a 600 m dalla fine allunga, ma in contropiede scatta il sorprendente irlandese Andrew Coscoran, accreditato di un non trascendentale 3’37” sui 1.500 m, che accelera agli ultimi 200 m e vince in un discreto 3’55”59 davanti al belga Stijn Baeten (3’56”03) e all’aeronauta Osama Zoghlami, 3’56”06, che conferma la buona vena olimpica. Quarto Pietro Arese (3’56”80). Yeman Crippa è undicesimo (4’02”22).
Sabbatini, Del Buono, Bortoli
Qualche minuto prima era stata Gaia Sabbatini a vincere in 4’31”76 il Miglio Élite donne con volata lunga che le ha fatto superare una rinata Federica Del Buono (4’32”96) e la sorprendente Elisa Bortoli (4’33”62). «Ero un po’ cotta dopo l’Olimpiade -ha detto la campionessa europea Under 23 dei 1.500 m – ma fa sempre piacere vincere in una cornice bella come l’Arena».