“Correre al femminile” è la rubrica all’interno di Correre ideata da Julia Jones per affrontare i temi più strettamente legati all’attività delle runner. Per il 2018 lo spazio è stato dedicato alla sfida di tre signore, “diversamente runner”, che hanno accettato di seguire i programmi di Julia per preparare una maratona e di raccontarsi, mese per mese, sulla rivista, a cuore aperto davanti al taccuino di Maria Comotti.
Da una lunga selezione Julia e Maria hanno individuato tre podiste capaci, nel complesso delle loro storie, di rappresentare un ampio spettro del mondo “donne e maratona”.
Donne di età, categorie e provenienze diverse.
La resa dei conti
Il progetto di Correre al femminile 2018 giunge ora all’epilogo: domenica 11 novembre Erika Bertoncini, Edith Besozzi e Cinzia Mattarozzi, si schierano al via della “Maratona di Ravenna Città d’Arte”, per loro una vera prova d’esame.
«Erika, Edith e Cinzia stanno vivendo momenti della vita molto diversi e per questo si potrebbe pensare che abbiano ben poco in comune tra loro. Io però sono certa che le loro storie si intrecceranno in modo armonico e che le runner troveranno anche il modo di aiutarsi reciprocamente. Poter lavorare con queste tre atlete per un anno intero, per me, è stato un privilegio.
Il convegno
Un anno dedicato a conoscere meglio la corsa e, probabilmente, la propria stessa natura.
Erika, Edith e Cinzia parleranno di questo nel convegno che le vedrà protagoniste, alle ore 16:30 di sabato 10 novembre, presso la sala Martini del Museo MAR, accanto all’Expo della maratona.
Titolo: «Le donne lo fanno meglio?» condotto da Julia Jones, Maria Comotti e Daniele Menarini.
In attesa di incontrarle, ve le presentiamo.
Erika, tra lavoro, famiglia e running
Erika Bertoncini (a destra nella foto), 30 anni, infermiera con gli orari che ne conseguono, un bambino piccolo e, dopo l’esordio sui 42 km a Lucca, grandi progetti per il futuro. Vive a Castelnuovo Garfagnana.
Dopo la gravidanza, cinque anni fa, Erika scopre di essere celiaca: dallo scorso aprile è seguita da un nutrizionista ed è passata dai 92 kg post parto agli attuali 63 kg. È diventata più selettiva nei cibi e ha trovato il suo equilibrio alimentare.
Edith, un passo dopo l’altro
Edith Besozzi (a sinistra nella foto), 45 anni, sta vivendo l’esperienza con lo staff di Correre come un’occasione di rinascita: «Sono stata pressoché sedentaria e in sovrappeso per 40 anni, ho iniziato a correre e non si è trasformato solo il mio corpo, ma anche la mia mente, la mia anima… e ogni passo, ogni respiro, ancora mi trasformano e mi rinnovano. Vorrei che molte potessero iniziare e appassionarsi, capire che non è mai troppo tardi per fare qualunque cosa». Intollerante a glutine e latticini, è stata vegana per 7 anni. Dopo aver corso la maratona ha ripreso a mangiare carne, trovando la forma e un proprio equilibrio alimentare. Vive a Bassano del Grappa (VI).
Cinzia, un vulcano in continuo movimento
Cinzia Mattarozzi (al centro nella foto), 52 anni, appartiene alla categoria di quelle donne che inizialmente odiano la corsa: poi è scattato qualcosa. Da lì, non si è più fermata ed è entrata a fare parte di un mondo che l’ha conquistata, anche a livello umano.
«Mi sono messa in gioco in uno sport che ho sempre odiato e che, ancora oggi, non so come abbia fatto a rapirmi così tanto da quattro anni a questa parte: da quando corro ho un’iperattività che non ho mai avuto prima. Sono molto socievole, vivo la corsa e la vita in generale con ottimismo e gioia.». Nel 2006 Cinzia scopre di essere intollerante a glutine, lattosio e solanacee, alimenti che ora ha reintrodotto. Da inizio 2017 ha perso 7 kg, è seguita da un nutrizionista ed è piena di energia. Vive a Settimo Milanese