Nuova strepitosa impresa del 23enne anconetano Gianmarco Tamberi che vola oltre l’asticella posta alla misura di 2.38 m al primo tentativo e stabilisce il record italiano assoluto migliorandosi di un centimetro rispetto al 2.37m realizzato all’aperto a Eberstadt la scorsa estate. Il figlio d’arte marchigiano ha conquistato il successo nell’High Jump Tour grazie alle vittorie di Banska Bystrika con 2.35 (nella magica serata in cui Tamberi e Marco Fassinotti migliorarono il primato italiano indoor con 2.35) e a Trinec (con 2.33).
La pedana di Histopece si è confermata così ancora una volta magica per l’Italia che lo scorso anno festeggiò il record italiano di Marco Fassinotti con 2.34.
Tamberi ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno facendo meglio di due centimetri rispetto al 2.36 realizzato da poche ore prima a Malmoe in Svezia. Tamberi ha superato 2.20, 2.25, 2.30, 2.34 e 2.38 sempre alla prima prova mostrando una condizione di forma davvero strepitosa. Il primo errore è arrivato quando ha affrontato l’asticella alla misura di 2.40m.
L’azzurro ha battuto il britannico Chris Baker che ha superato l’asticella a 2.36m alla seconda prova. Il cipriota Kyriakos Ioannou, bronzo a Osaka 2007, è tornato ad esprimersi su ottimi livelli piazzandosi al terzo posto con 2.32m. La pedana della cittadina della Moravia ha regalato anche la gioia per il 2.30 realizzato al terzo tentativo dall’argento europeo indoor di Praga 2015 Silvano Chesani che, undici mesi dopo l’operazione al tendine, è tornato a volare oltre misure di eccellenza internazionale. Chesani ha centrato anche il minimo per le Olimpiadi di Rio fissato alla quota di 2.29m. Il trentino ha poi tentato tre prove a 2.34 con un ultimo tentativo molto promettente.
Marco Fassinotti ha superato 2.25 alla prima prova prima di commettere due errori a 2.30m. Il torinese ha preferito poi rinunciare per un colpo avvertito al piede in fase di stacco.
“L’avevo scritto su Facebook. Volevo riconquistare la leadership mondiale stagionale dopo il 2.36 di Barshim a Malmoe. Quella bandierina dell’Italia lassù in cima ci sta proprio bene – ha commentato Tamberi dopo la gara – Non ho sprecato energie e visto come è venuto il 2.38m posso dire che 2.40 è l’obiettivo che ormai ho in testa. Peccato non essere riuscito ad arrivarci stasera perché c’erano tutte le condizioni dalla pedana all’atmosfera. Quando Baker ha saltato 2.36 al prmo tentativo, è come se mi avesse dato la scossa. A 2.38 mi sono giocato tutto e ho avuto ragione io”.
“Questo tour di gare chiuso con tre vittorie mi fa capire come sono cambiato anche nella gestione di me stesso nella capacità di reagire e non perdere la concentrazione. L’appuntamento è ora fissato per gli Assoluti di Ancona del 5 e 6 Marzo. Sarà spettacolo in pedana contro Fassinotti e Chesani. Sono l’unico dei tre che non ha ancora fatto il record italiano sulla pedana dove mi alleno tutti i giorni. Tutto quello che sto facendo è una tappa del percorso di costruzione verso il sogno rappresentato dai Giochi Olimpici di Rio”,
La bella serata dell’atletica italiana è completata dal successo della vice campionessa indoor e oro europeo under 23 Alessia Trost che al debutto stagionale a Gand in Belgio ha vinto con 1.90m. La saltatrice friulana tornava alle gare dopo uno stop per una lesione al tendine d’Achille che la costrinse alla rinuncia ai mondiali di Pechino. La compagna di allenamento Desiré Rossit si è piazzata al quarto posto con 1.81m.