Oltre al campionato europeo individuale si gareggia anche per la Coppa Europa. Dopo il forfait di Faniel, Aouani e Meucci potranno essere gli uomini-squadra per difendere la grande storia della maratona italiana agli Europei.
Ferragosto di lavoro per gli azzurri della maratona.
Alle ore 11:30 di lunedì 15 agosto, infatti, i maratoneti convocati dal direttore tecnico Antonio La Torre partiranno dall’Olympiastadion di Monaco di Baviera per affrontare la maratona dei Campionati europei, che si sviluppa su un circuito di 10 km da ripetere 4 volte.
Una tradizione ricca di successi
La Germania ha sempre portato bene: a Stoccarda, era l’agosto 1986, Gelindo Bordin vinse l’oro continentale riprendendo la fuga scriteriata dell’inglese Steve Jones e superando, in una volata che più italiana non poteva essere, il re di New York Orlando Pizzolato. E come non dimenticare, proprio sulle strade della Baviera, il trionfo di Maria Guida nel 2002, quel suo cingersi il tricolore a pochi metri dal traguardo?
Ma ora veniamo al presente. Sembra di capire che l’Italia potrà giocarsi carte importanti, anche se mancherà l’attuale detentore del primato italiano Eyob Faniel, vittima di un infortunio. Assenza purtroppo importante, quella del bronzo di New York 2021, e questo anche ai fini dell’assegnazione della Coppa Europa, che ritorna in auge e ci riporta al 1981, quando Massimo Magnani fu primo nella francese Agen e portò l’Italia alla vittoria nonostante la presenza del campione olimpico Waldemar Cierpinski.
Aouani e Meucci le nostre “punte”
Le punte della squadra italiana dovrebbero essere Iliass Aouani, quest’anno miglior esordiente italiano di tutti i tempi con 2:08’34” a Milano, e l’esperto Daniele Meucci, campione europeo 2014 a Zurigo, autore di 2:09’25” a Siviglia, lo scorso febbraio, che viene dato in ottime condizioni dopo un periodo di grande lavoro in altura. La freschezza di Iliass, secondo nel recente Giro di Castelbuono, e l’affidabilità di Meucci possono fare molto in una competizione che si preannuncia come una partita a scacchi. Gli altri azzurri saranno Stefano La Rosa (stagionale di 2:11’24”), Daniele D’Onofrio (2:11’43”) e Renè Cuneaz (2:12’48”), l’unico non “professionista”, allertato dopo la rinuncia di Faniel e seguito da Giorgio Rondelli.
Gli avversari più forti
Non è facile da decifrare la lista dei favoriti: assente il belga Abdi Bashir (2:05’23” a Rotterdam), terzo ai Mondiali di Eugene, sembra in pole position e assurge a ruolo di idolo locale Amanal Petros, 2:06’24” nel 2021, dotato di personali di tutto rispetto anche su pista, poi lo spagnolo Ayad Lamdassem, quest’anno capace di 2:06’25”, mentre è da verificare l’eventuale presenza del francese (residente in Corsica) Mourad Amdouni, 2:05’22” nell’ultima edizione di Parigi.
Israele tra i top team
In chiave Coppa Europa attenzione a Israele, che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) schierare tre mezzofondisti ex etiopi come Mairu Teferi (2:06’58”), Girizaw Amare (2:07’35”) e Haimro Alame (2:08’15”). Con molta probabilità gli scenari tattici saranno: o gara a strappi e allunghi soprattutto dopo la prima metà, o negative split negli ultimi due giri. Gli azzurri dovranno stare coperti e, negli ultimi chilometri, avere personalità e autorevolezza. E speriamo che la tradizione continui.