Il campione olimpico aveva chiuso in 9”99 ventoso la batteria. Con 11”19 (100 m) Zaynab Dosso è la seconda di sempre dopo la Levorato. In crescita gli ostacolisti Bogliolo, Folorunso e Lambrughi.
La cronaca
Nel meeting di Savona il campione olimpico dei 100 metri e della staffetta 4×100 Marcell Lamont Jacobs ha vinto il suo primo 100 metri della stagione in 10”04 con vento a favore di +0.4 m/s dopo essersi imposto un’ora prima nella batteria in 9”99 con vento a favore oltre la norma di +2.3 m/s.
Marcell Jacobs: “Ho fatto fatica. E’ stata una gara strana. Pensavo di correre meglio rispetto alla batteria e invece mi mancava un po’ di brillantezza e non avanzavo come al solito, ma quello che contava era portare a casa la vittoria. Pensavo di averne di più. Mi manca ancora del lavoro, ma era la prima gara della stagione. Ho ancora tempo per arrivare pronto ai Mondiali di Eugene, l’obiettivo principale della nostra stagione”.
Le altre gare
• Darryl Neita ha vinto la batteria dei 100 metri femminili in 11”12 migliorando il record del meeting ma non ha corso successivamente la finale per concentrarsi sui 200 metri.
• Nella scia della britannica l’azzurra Zaynab Dosso ha migliorato il record personale con 11”19, seconda migliore italiana all-time a cinque centesimi di secondo dal record nazionale di Manuela Levorato, e secondo crono europeo del 2022. Dosso ha vinto successivamente la finale in 11”21 davanti alla svizzera Geraldine Frey (11”31) e alla giovane lombarda Vittoria Fontana, che è arrivata ad un centesimo di secondo dal personale con 11”34.
• La vice campionessa olimpica dei 400 metri Marileidy Paulino ha conquistato il successo i 200 metri femminili in 22”59 con vento di +2.0 m/s dopo il successo sui 400 metri nella prima tappa della Wanda Diamond League di Doha. La Repubblica Dominicana ha fatto il bis vincendo i 400 metri femminili con Fiordaliza Cofil in 51”36.
• La britannica Darryl Neita (bronzo olimpico con la staffetta 4×100 a Tokyo 2021) si è piazzata seconda eguagliando il primato personale con 22”81 precedendo di due soli centesimi di secondo la sarda Dalia Kaddari(campionessa europea under 23), che ha stabilito la seconda migliore prestazione della sua carriera.
• Nick Ponzio ha vinto il getto del peso maschile con 21,12 m sfiorando di tre centimetri il record del meeting detenuto da Leonardo Fabbri. Zane Weir ha superato la barriera dei 21 metri con un lancio da 21.05m al sesto tentativo. Sebastiano Bianchetti si è piazzato al terzo posto con 20.03m davanti a Leonardo Fabbri (19.54m).
• La rappresentante di Dominica Thea Lafond ha realizzato la migliore prestazione mondiale dell’anno nel salto triplo femminile con 14.53m battendo l’atleta della Repubblica Dominicana Ana Lucia Tima (14.46m). Ottavia Cestonaro si è piazzata al quarto posto con 13.85m alle spalle della britannica Naomi Metger (13.87m).
• La finlandese Reeta Hurske ha vinto i 100 metri ostacoli in 12”94 battendo di cinque centesimi di secondo la primatista italiana Luminosa Bogliolo
• Il brasiliano Rafael Pereira (campione sudamericano indoor sui 60 metri ostacoli) ha vinto i 110 metri ostacoli in 13”36. Il giovane talento Lorenzo Simonelli ha sfiorato il personale con 13”80.
• Mario Lambrughi ha realizzato il secondo miglior crono della sua carriera con 49”03 avvicinando di quattro centesimi di secondo il personale realizzato nel 2018 a Rieti. Lambrughi ha cancellato il record del meeting ad Alessandro Sibilio che si impose l’anno scorso con 49”25.
L’altro azzurro José Reynaldo Bencosme si è piazzato secondo tornando su ottimi livelli con 49”29.
• Ayomide Folorunso ha completato la doppietta italiana dei 400 ostacoli vincendo la gara femminili con il primato del meeting di 55”29 davanti alla quinta classificata delle ultime Olimpiadi di Tokyo Anna Ryzhikova (55”61) e all’altra azzurra Linda Olivieri (56”07).
• L’ucraina Olga Lyakhova ha vinto gli 800 metri femminili con il record del meeting di 2’01”58 precedendo di due centesimi di secondo la slovena Anita Hovart. La polacca Angelika Sama si è classificata al terzo posto in 2’01”87 davanti alla giovane etiope Mebriht Mekonnen (2’01”92). Federica Del Buono è stata la migliore delle italiane con 2’02”03 davanti all’altra azzurra Joyce Mattagliano, che si è migliorata con 2’02”60.
• Il campione italiano indoor Brayan Lopez si è imposto sui 400 metri maschili migliorando il personale con 46”03. L’azzurro ha battuto il vice campione mondiale indoor Luis Aviles Ferreiro (46”10). L’ottocentista Catalin Tecuceanu ha realizzato il personale con 47”05.
• Il francese Amaury Golitin si è aggiudicato i 200 metri in 20”63 precedendo di tre centesimi di secondo il vincitore dell’ultima edizione Yancarlos Martinez della Repubblica Dominicana.
• Martina Caironi ha vinto i 100 metri paralimpici in 14”49 davanti a Ambra Sabatini (14”51) e a Monica Contrafatto (14”88) nella riedizione della gara della Paralimpiadi che ha fatto sognare l’Italia con la storica tripletta azzurra. (Diego Sampaolo)
Savona, spartiacque per velocisti
C’è una strada che, dal mare di Savona, porta verso le alture. Si muove lungo una linea di discontinuità fra graniti e argille, come tante vie carrozzabili nella bella ma delicata terra di Liguria. Lassù c’era una volta una sorgente e il getto zampilla ancora in prossimità di un canneto retrostante la pista di atletica della Fontanassa. Ebbene, molte prestazioni, sul tartan celeste dell’impianto caro a Marco Mura, hanno rappresentato uno spartiacque (facciamo una perifrasi) per velocisti e ostacolisti, soprattutto a partire da qualche anno a questa parte. Esattamente nel 2021 Marcell Jacobs iniziò a costruire il suo mito con il record italiano, 9”95: mercoledì 18 maggio l’attenzione generale andava su di lui, sul ragazzo diventato star a Tokyo, in una favolosa sera d’agosto. «È la prima uscita, inoltre ha avuto un virus a Nairobi – ci ha confessato qualche ora prima Paolo Camossi, il coach – quindi…» D’obbligo i puntini, d’obbligo il silenzio che cala prima della batteria dei 100 m che va di scena sul rettilineo opposto alla tribunetta. Marcell si distende ampiamente, dai sessanta in poi si volta addirittura a controllare ed è primo in 9”99! L’anemometro ammoscia un po’ gli ardenti spiriti, segnando 2,3 metri a favore, ma il re è tornato. «Sono davvero felice, come prima uscita non poteva andare meglio!». E decide di andare in finale. Il malanno keniano di Nairobi sembra essere alle spalle…
Anche Ezio Madonia, tecnico di Luminosa Bogliolo (in coabitazione con Antonio Dotti), era cauto: «Abbiamo lavorato molto pesante, oggi si tratta di un esordio». E si tratta quasi di un ritorno al passato: i 100 a ostacoli sono molto combattuti, la bionda finnica Reetta Hurske ha qualcosa in più e vince in 12”94. Luminosa si tuffa sul traguardo ed è seconda in 12”99. Come nel 2018, quando iniziò a far parlare di sé come la prima italiana, dopo molti anni, a scendere sotto il limite dei tredici secondi, ma la semifinalista olimpica, la ragazza di Alassio che tutti si portano nel cuore, torna sui livelli che le competono: «Sono davvero felice di avere ottenuto un bel risultato davanti al mio pubblico. Tutte le volte che vado all’estero, parlo della Fontanassa e del meeting, perché spero che vengano atleti di livello internazionale». Il tempo di rifiatare e ecco la finale dei 100 uomini. Questa volta il campione olimpico è meno brillante, a un certo punto è affiancato dal senegalese Cissè, e comunque vince con 10”04 con vento nella norma. Non è da tutti continuare a inanellare vittorie su vittorie. L’unica cosa che preoccupa tifosi e tecnici è un gesto di sofferenza rivolto verso il gluteo sinistro, ma speriamo davvero non sia nulla.
Sempre restando ai cento, ma in rosa, è grandissima l’azzurra Zaynab Dosso, dalla falcata potente, che è seconda in batteria con 11”19, seconda migliore prestazione italiana all time, seconda solo a Manuela Levorato.
Grande gara di rabbia di Mario Lambrughi sui 400 hs: il lombardo spinge anche dove la fatica morde i polpacci fino a vincere in 49”03, a quattro centesimi dal personale e a un niente dal minimo per i Mondiali.
Un rientro in grande stile, così come il secondo posto in 49”29 di Josè Bencosme de Leon dell’Avis Barletta. Tornando allo sprint da segnalare il personale nei 100 di un altro velocista emergente come Chituru Ali delle Fiamme Gialle:”Mi allena Claudio Licciardello , forse la mia specialità sono i 200, ma oggi ho avuto delle buone sensazioni”. Nei 400 ostacoli donne spicca Ayomide Folorunso, prima in 55”39 con azione impetuosa nei confronti dell’argento europeo, l’ucraina Anna Rhyzikhova. Nei 400 Bryan Lopez ritorna a volare e vince in 46”03 davanti al messicano Luis Aviles, 46”10. Nei 200 ottimo esordio di Dalia Kaddari delle Fiamme Oro, terza in 22”83 entro i limiti (+2.0).