E’ Marta Zenoni la regina dei Campionati Italiani allievi Indoor al Banca Marche Palas di Ancona. Nonostante i postumi di un attacco influenzale la sedicenne bergamasca ha polverizzato il record italiano dei 1000 metri da lei stessa realizzato l’anno scorso nella stessa rassegna giovanile portandolo da 2’45”89 a 2’45”60. La ragazza di Pedrengo, medaglia di bronzo ai Mondiali allievi di Cali 2015 e campionessa italiana assoluta sugli 800 metri a Torino 2015, frequenta il terzo anno di Liceo Scientifico al Lorenzo Mascheroni di Bergamo, ha iniziato a correre seguendo le orme della mamma Patrizia (ex atleta delle lunghe distanze) e della sorella maggiore Federica, azzurra dei 3000 siepi agli Europei Juniores di Eskilstuna 2015. In famiglia praticano atletica anche i fratellini Paolo di 14 anni e Raffaele di 10 anni.
Dopo aver praticato il nuoto Marta disputò la prima gara in una campestre a Treviglio dove si impose in rimonta dopo essere partita per ultima. Avviata all’atletica da Achille Ventura, si allena a Ranica con Rosario “Saro” Naso. Il suo modello da seguire è la primatista del mondo dei 1500 metri Genzebe Dibaba.
Simone Barontini ha polverizzato di oltre un secondo la migliore prestazione italiana all-time allievi dei 1000 metri con 2’27”32. Per il secondo anno consecutivo il portacolori della Sef Stamura Ancona è riuscito nell’impresa di battere la migliore prestazione nazionale in occasione dei Campionati Italiani allievi.
Zenoni e Barontini sono stati soltanto due degli indiscussi protagonisti della kermesse tricolore di Ancona che ha regalato in tutto cinque record italiani di categoria nel giro di un’ora. La festa è proseguita con l’impresa dell’emiliana di origini nigeriane Desola Oki nei 60 ostacoli, autrice della migliore prestazione nazionale e miglior crono europeo under 18 dell’anno con 8”31 (miglioramento di sette centesimi rispetto al suo precedente record). Il figlio e fratello d’arte piacentino Andrea Dallavalle ha cancellato poi il vecchio record allievi del salto triplo di Andrew Howe con 15.70m al quarto tentativo (dopo aver migliorato il suo record con 15.27 alla seconda prova).
Il romano Mattia Di Panfilo ha messo il sigillo su un’edizione ricca di emozioni migliorando il record italiano di Gabriele Segale con 7”82, a due soli centesimi dal miglior tempo europeo dell’anno under 18 dello svizzero Inglin. L’altro grande protagonista dell’entusiasmante rassegna giovanile è stato il napoletano di Mergellina Andrea Romani che ha avvicinato per la seconda volta in questa stagione il primato italiano dei 400 metri arrivando a soli 11 centesimi di secondo dal recordman Vladimir Aceti con l’eccellente tempo di 48”97 (un solo centesimo peggio rispetto al suo fresco primato personale sulla distanza).
Le gare di velocità sono stati illuminati dagli sprint di Zaynab Dosso e di Lorenzo Paissan sui 60 metri. L’emiliana di origini ivoriane, che gareggia per la Corradini Excelsior Rubiera (stesso sodalizio di origine del Direttore Tecnico delle Nazionali giovanili Stefano Baldini) si é confermata stella emergente dell’atletica giovanile italiana vincendo la finale dei 60 metri femminili in 7”45 arrivando a otto centesimi di secondo dal primato personale stabilito in questa stagione.
Nella finale maschile il trentino Lorenzo Paissan ha debuttato nella categoria allievi con un successo in 6”96 pochi mesi dopo il successo sugli 80 metri nella rassegna tricolore riservata dei cadetti. Andrea Motta, salito di recente al primo posto delle liste italiane all-time allievi del salto in alto con 2.14 a pari merito con il campione del mondo allievi Stefano Sottile, ha superato tutte le misure fino a 2.12m al primo tentativo prima di sbagliare di poco due delle tre prove a 2.15m che avrebbe rappresentato. Ottimo anche il campione italiano cadetti 2015 Francesco Ruzza che diventa il secondo sedicenne di sempre con 2.10m