E’ andato alla fuoriclasse keniana Ruth Chepngetich il primo oro dell’edizione dei Mondiali di Doha 2019 nella caldissima notte di Doha al termine di una gara disputata in condizioni molto difficili che hanno messo a dura prova le maratonete, costrette a correre con 32° C di temperatura e un tasso di umidità che ha raggiunto un picco molto elevato del 73%.
Chepngetich ha rispettato i pronostici della vigilia che la vedevano favorita dopo l’eccellente 2h17’08” realizzato alla Maratona di Dubai dello scorso gennaio. La venticinquenne keniana, conosciuta in Italia per la vittoria alla Stramilano Half Marathon del 2017, ha concluso la fatica in 2h32’43” precedendo la campionessa in carica di Londra 2017 Rose Chelimo (2h33’46”) e la namibiana Helalia Johannes (2h34’15”). Il tempo finale della vincitrice è stato il più lento nella storia dei Mondiali ma le condizioni climatiche non hanno di certo aiutato il compito delle atlete. La trentanovenne Edna Kiplagat è andata vicina ad un altro podio iridato dopo il doppio oro di Daegu 2011 e di Mosca 2013 e l’argento di Londra 2017. La migliore delle europee è stata la bielorussa Vohla Mazuronak (campionessa europea a Berlino 2018) si è classificata al quarto posto in 2h36’21.
“E’ stata una gara molto dura. Sono molto contenta di aver regalato la medaglia d’oro al Kenya. Ad un certo punto ho avvertito la fatica ma non ho mai pensato di mollare. Spero di vincere un’altra medaglia l’anno prossimo alle Olimpiadi di Tokyo. Darò come sempre il mio meglio per raggiungere questo obiettivo. Ringrazio Dio per la vittoria”, ha detto Ruth Chepngetich dopo aver tagliato il traguardo.
Al dodicesimo chilometro si è formato un quintetto composto da Ruth Chepngetich, Visiline Jepkesho, Edna Kiplagat, Rose Chelimo e Helalia Johannes. Chepngetich (vincitrice alla Stramilano Half Marathon nel 2017) si è involata verso il successo intorno al 35 km.
Sara Dossena si è dovuta arrendere al 13° km, mentre Giovanna Epis ha alzato bandiera bianca al 25° km.
Anche le tre etiopi Ruti Aga, Roza Dereje e Shure Demise (atlete con primati personali compresi tra 2h18’ e 2h21’) sono state costrette ad arrendersi prima del 20 km. La campionessa europea Lonah Salpeter si è fermata tra il 31 e il 32 km.
Sara Dossena: “Fermarmi per me era una cosa inconcepibile soprattutto indossando la maglia azzurra in un Campionato del Mondo. Sarei arrivata al traguardo anche camminando con un tempo altissimo, ma non respiravo. Il mio fisico è esploso e sono svenuta. Il dolore al piede degli ultimi giorni c’era ma non è stato quello. Avrei voluto ripartire ma camminavo a stento. Era diventato pericoloso. Non ho mai provato condizioni così”.
L’Emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Tani ha dato il via alla maratona femminile allo scoccare della mezzanotte.