Oltre all’argento nell’alto e al bronzo nei 60 m a ostacoli, da annotare anche il primato italiano della 4×400 donne (3’30”82), il doppio titolo per Jacob Ingebrigtsen (3.000 m dopo i 1.500) e lo spettacolare monologo nella pedana dell’asta di Armand Duplantis (6,05).
Gianmarco Tamberi ha conquistato una splendida medaglia d’argento con 2,35 m al termine di una gara di salto in alto straordinaria vinta dal bielorusso Maksim Nedasekau con 2,37 m.
Tamberi e Nedasekau hanno dato vita a una finale ricca di emozioni con continui colpi di scena. Il campione marchigiano ha superato nettamente 2,35 m al secondo tentativo, ma Nedasekau ha pescato il “jolly” centrando la migliore prestazione mondiale dell’anno di 2,37 m nell’ultima prova a sua disposizione dopo due errori a 2,35 m. Il giovane belga Thomas Carmoy si è aggiudicato la medaglia di bronzo con 2,26 m al primo tentativo.
Dal Molin e gli altri ostacolisti
L’Italia ha inoltre vinto la terza medaglia di questi Europei con Paolo Dal Molin, splendido terzo in 7”56 nella finale dei 60 m a ostacoli vinta dal francese Wilhelm Belocian in un eccellente 7”42 per un centesimo di secondo sul britannico Andy Pozzi, che ha eguagliato il personale con 7”43. Il diciannovenne del Cus Pro Patria Milano Frank Brice Koua si è classificato ottavo in finale in 7”76 al debutto in azzurro dopo aver migliorato di due centesimi il primato nazionale under 23 di Mattia Montini con 7”70 nella semifinale.
Luminosa Bogliolo ha corso due volte in 7”99 in semifinale e in finale classificandosi sesta in una gara di 60 m a ostacoli straordinaria vinta dall’olandese Nadine Visser in 7”77 (migliore prestazione mondiale dell’anno) davanti alle sorelle britanniche Cindy Sember Ofili (7”89) e Tiffany Porter Ofili (7”92). Elisa Maria Di Lazzaro ha a sua volta migliorato il personale di un centesimo con 8”12.
Record italiano della 4×400 donne
La soddisfazione più grande è arrivata proprio nel finale di questi Europei grazie alla staffetta italiana 4×400 femminile formata dalle giovani Rebecca Borga, Alice Mangione, Eleonora Marchiando ed Eloisa Coiro che hanno fermato il cronometro in 3’30”82, che polverizza il precedente primato italiano detenuto da Raphaela Lukudo, Ayomide Folorunso, Chiara Bazzoni e Maria Enrica Spacca, quinte ai Mondiali indoor di Birmingham 2018 in 3’31”55. L’Olanda. guidata dalla campionessa europea dei 400 m Femke Bol e da Lieke Klaver ha trionfato in 3’27”15 davanti alla Gran Bretagna (3’28”20).
Sempre in tema di staffette il quartetto maschile composto da Edoardo Scotti, Vladimir Aceti, Robert Grant e Brayan Lopez ha concluso la prova al quinto posto in 3’07”37. L’Olanda ha fatto doppietta vincendo anche la staffetta del miglio in 3’06”06 con un quartetto formato da Jochem Dobber, Liemarvin Bonevacia, Ramsey Angela e Tony Van Diepen.
Gli altri azzurri
60 m piani donne – La giovane campionessa italiana Vittoria Fontana ha migliorato due volte il record personale correndo la batteria in 7”34 e la semifinale in 7”28. La lombarda allenata da Giuseppe Cappelletti ha sfiorato di un soffio l’ingresso in finale, dove ha dominato la ticinese Ajla Del Ponte con 7”03, migliore prestazione mondiale dell’anno e record svizzero.
Alto donne – Alessia Trost si è classificata sesta con 1,92 m nella gara vinta dalla diciannovenne ucraina Yaroslava Mahuchik con 2 metri prima di tentare tre prove a 2,07 m.
Eptathlon – Settimo posto per Dario Dester con 5.835 punti nella gara vinta da Kevin Mayer con 6.392 punti davanti allo spagnolo Jorge Urena (6.158 punti).
Triplo uomini – Tobia Bocchi si è classificato quarto con 16,65 m. Il Portogallo ha centrato la doppietta vincendo le due gare di triplo con Pedro Pablo Pichardo (17,30 m) e Patricia Mamona (14,53 m).
Mezzofondo: super Ingebrigtsen
Copertina del mezzofondo a Jacob Ingebrigtsen, che ha bissato il successo di venerdì sui 1.500 m con una facile vittoria dsui 3.000 m in 7’48”20 (si tratta della prima doppietta nella storia degli Europei indoor). Argento al belga Isaac Kimeli (7’49”41) e bronzo allo spagnolo Adel Mechaal.
800 m donne – La britannica Keely Hodgkinson ha vinto il primo titolo assoluto della carriera a 19 anni in 2’03”88 davanti alle polacche Joanna Jowzik (2’04’00) e Angelika Chichocka (2’04”15).
800 m uomini – Doppietta polacca con il successo di Patryk Dobek (1’46”81) davanti a Mateusz Borkowski (1’46”90) e al britannico Jamie Webb (1’46”95).
Lo show di Duplantis
Armand Duplantis ha strappato a Renaud Lavillenie il primato dei campionati del salto con l’asta con 6,05 m prima di mancare di poco il record del mondo a 6,19 m. Valentin Lavillenie (fratello di Renaud) ha conquistato l’argento con 5,80 m precedendo per un numero minore di errori Piotr Lisek.