A dispetto delle primavere compiute il 5 aprile, Valeria Straneo non si arrende. Fa parte del suo carattere: caparbio e deciso. Dopo poco meno di due anni, ultima maratona a Zurigo (Europei/agosto 2014) con tanto di argento, la mammina di Alessandria, ci ha confermato che domenica sarà al via a Wurzburg, città tedesca di poco più di 100.000 abitanti a metà strada tra Francoforte e Norimberga.
“Ci provo – dice Valeria – debbo riuscire a fare il minimo per Rio. Si tratta di correre in 2:45”. Un tempo che la maratoneta azzurra in discrete condizioni fisiche centrerebbe tranquillamente. Valeria ha dovuto lottare a lungo contro la sfortuna che le ha preparato un conto salato dopo le stagioni stupende del 2013 e 2014: “Lo scorso anno l’ho saltato per una fascite plantare, quest’anno quando tutto sembrava potesse finalmente filare liscio, dopo un periodo di allenamenti in Kenya, a Verona, il 14 febbraio mi sono infortunata al bicipite femorale destro. Un calvario per rientrare. Terapie, massaggi e intanto il tempo trascorreva inesorabile e per essere convocati per i Giochi olimpici, (già preselezionata), doveva essere centrato il minimo olimpico”.
Gli allenamenti veri e propri Valeria li ha iniziati a partire dalla fine di aprile. “Facevo fatica a scendere sotto i 4’ al chilometro, adesso spero di correre a una media di 3’50”/3’51. Ho scelto questa maratona, appuntamento che non rientra tra le gare internazionali di gran spessore, ma ormai siamo agli sgoccioli. Prendere o lasciare”.
Per cercare di ritrovare una forma decente, l’azzurra, che vanta nel suo palmares anche un argento mondiale nel 2013 e un ottavo posto ai Giochi di Londra 2012 è stata due settimane a Poggio dell’Agnello (Golfo di Baratti in Toscana). La maratoneta azzurra aveva bisogno di tranquillità e di macinare chilometri nel verde. E pensare che per il 2016 aveva preparato un piano di battaglia interessante. Dopo l’ultima maratona a New York (novembre 2014) il programma prevedeva anche un appuntamento a Nagoya in Giappone, ma tutto è saltato. “Pensavo di ritornare alle gare con la maratona di Stoccolma di domenica scorsa, poi il matrimonio di mio fratello mi ha fatto optare per questa gara tedesca”.
Mamma di Leonardo (10 anni) e di Arianna (8 anni), ha le idee ben chiare: “Non faccio il minimo per le Olimpiadi? Me ne farò una ragione, farò meglio in una maratona autunnale”. Traduzione: non ho alcuna intenzione di ritirarmi. “Se invece le risposte non solo sotto il profilo cronometrico saranno soddisfacenti, inizierò la vera e propria preparazione olimpica. La voglia di fare fatica mi è rimasta e debbo pure ammettere che mio marito ha dovuto anche sopportare i miei mugugni, perchè avere in casa una maratoneta infortunata, non è facile da sorbire”.
Arrivata tardi all’agonismo Valeria Straneo negli ultimi anni è stata un punto di riferimento del mondo dei runner, specie quello femminile che si è identificato in lei, moglie e mamma.