Eccellente bilancio della squadra italiana di atletica alle Universiadi disputate sulla pista blu del rinnovato Stadio San Paolo di Napoli, che ha vinto quattro medaglie d’oro, tutte al femminile.
Le quattro vincitrici azzurre sono state Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli, Luminosa Bogliolo nei 100 ostacoli, Daisy Osakue nel lancio del disco e Roberta Bruni nel salto con l’asta.
Ayomide Folorunso ha bissato il successo di due anni fa nell’edizione di Taipei vincendo la finale in un eccellente record personale di 54”75, che permette all’ostacolista di Fidenza di salire all’ottavo posto delle liste mondiali dell’anno e di diventare la seconda italiana della storia alle spalle della primatista nazionale Yadis Pedroso (54”54) e davanti a Benedetta Ceccarelli (54”79). L’allieva di Maurizio Pratizzoli aveva un record personale di 55”16 stabilito al Golden Gala Pietro Mennea 2018. Folorunso ha preceduto la sudafricana Zeney Van Der Walt (55”73) e la norvegese Amalie Iuel (56”13).
La finalista europea di Berlino 2018 Daisy Osakue ha vinto la medaglia d’oro del lancio del disco stabilendo il record personale con 61,69 m. La lanciatrice di Moncalieri, studentessa di criminologia alla Angelo State University in Texas, ha incrementato il suo record di 34 centimetri rispetto alla sua precedente migliore misura di 61,35 m realizzata durante la stagione universitaria statunitense ad Abilene lo scorso Aprile.
L’allieva di Maria Marello ha battuto un’avversaria di rango internazionale come la tedesca Claudine Vita (61,52 m) e la lituana Ieva Zarankaite (56,75 m) e ha realizzato per la seconda volta in questa stagione il minimo per i Mondiali di Doha.
Luminosa Bogliolo ha conquistato il successo nella finale dei 100 ostacoli in 12”79 sfiorando per tre soli centesimi di secondo il record italiano stabilito da Veronica Borsi a Orvieto nel 2013. La ventiquattrenne ostacolista di Alassio si è confermata ad altissimi livelli poche settimane dopo il record personale di 12”78 stabilito lo scorso 30 Giugno sulla veloce pista svizzera di La Chaux de Fonds a 1000 metri di altitudine.
La romana Roberta Bruni ha vinto la medaglia d’oro nel salto con l’asta femminile con 4,46 m eguagliando il record stagionale all’aperto realizzato un mese fa in una gara disputata nel centro di Praga. L’astista, che si allena a Rieti sotto la guida di Riccardo Balloni, ha mancato di poco un tentativo a 4.56m, che le avrebbe permesso di staccare il biglietto per i Mondiali di Doha.
Lorenzo Perini ha centrato lo standard di qualificazione per Doha stabilendo il record personale con 13”46 nella semifinale dei 110 ostacoli. L’ostacolista di Saronno allenato da Giorgio Ripamonti si è classificato quarto nella finale in 13”50 nella gara vinta dal brasiliano Gabriel Constantino in 13”22 davanti al francese Wilhelm Belocian (13”30) e al giapponese Shunsuke Izumiya (13”49).
Le specialità delle lunghe distanze hanno fatto registrare soprattutto il bel quarto posto dell’ingegnere edile lombardo Iliass Aouani (studente alla prestigiosa University of Syracuse negli Stati Uniti) sui 10.000 metri in 29’41”97. L’oro è andato al sudafricano Mokofane Kekana in 29’29”43. Aouani ha corso anche la mezza maratona in 1h06’52”. Tra i primi otto anche l’emiliano Alessandro Giacobazzi, ottavo in 1h07’56”. Gregorio Angelini ha migliorato il record personale di quasi due minuti con 1h25’49”.
Enrico Riccobon si è ben difeso nella finale degli 800 metri in 1’48”58 nella gara vinta dal marocchino Mohamed Belbachir in 1’47”02
Il Giappone ha monopolizzato le due gare di mezza maratona con Akira Aizawa nella gara maschile in 1h05’05” e di Yuka Suzuki a livello femminile in 1h14’10”. Il Paese del Sol Levante ha fatto tripletta nella marcia 20 km maschile con Koki Ikeda (1h22’46”), Masatora Kawano (1h23’30”) e Yuta Koga (1h23’35”). Francesco Fortunato si è classificato quinto in 1h23’53”. Gregorio Angelini ha migliorato il record personale di quasi due minuti con 1h25’49”.
L’Australia ha fatto doppietta nella 20 km femminile dove Katie Hayward ha conquistato la medaglia d’oro in 1h33’30” davanti a Jemima Montag (1h33’57”).
Francesca Lanciano è stata la migliore delle italiane nella finale del salto triplo femminile al sesto posto con 13,46 m precedendo di tre posizioni Ottavia Cestonaro (nona con 13,32 m). L’ucraina Olha Korsun si è laureata campionessa mondiale universitaria migliorando il personale con 13,90 m.
Il Brasile è stato insieme al Giappone e all’Italia il paese protagonista dell’Universiade napoletana con quattro medaglie d’oro vinte da Gabriel Constantino sui 110 ostacoli, da Paulo Camilo de Oliveira sui 100m in 10”09 e sui 200m in 20”28 e di Alison Dos Santos sui 400 metri ostacoli in 48”57 (quinto miglior tempo mondiale dell’anno e record sudamericano under 20) davanti al sudafricano Sokhwakana Zazini (personale di 48”73) e al campione europeo under 23 Patryk Dobek (48”99).
L’Ucraina ha vinto due ori a livello femminile nel salto in alto con Yulia Chumachenko (1,94 m) e Iryna Herashchenko (1,91 m) e nel salto in lungo con Maryna Bekh Romanchuk con la buona misura di 6.84m.