Filippo Tortu entra nella storia e riscrive il capitolo velocità dell’atletica italiana: al meeting internazionale di Madrid ha corso i 100m in 9”99, nuovo record italiano. Cade così lo storico primato di Pietro Mennea che resisteva dal 1979, anno in cui la Freccia del Sud corse in 10”01 a Città del Messico.
Dopo aver chiuso la batteria in 10″04, in finale Tortu è stato preceduto solo da Su Bingtian, che ha fermato il cronometro in 9”91, nuovo record cinese.
Tortu, ventenne brianzolo di origine sarde, è il 134° uomo in ordine cronologico a scendere sotto i 10 secondi nella storia dell’atletica. Adesso è il quindicesimo europeo di sempre a livello assoluto e il sesto tra gli under 23, oltre che il terzo europeo bianco dopo il francese Christophe Lemaitre (9.98 nel 2010, poi migliorato fino a 9.92 nel 2011) e l’azero con passaporto turco Ramil Guliyev (9.97 nel 2017). Nelle liste stagionali del Vecchio Continente invece consolida la terza posizione.
Nel corso della magica serata madrilena Tortu aveva corso anche la batteria in 10”04 (stesso tempo ex aequo anche per il cinese Su Bingtian) lasciando presagire la grande impresa arrivata successivamente in finale. L’azzurro ha preceduto per la terza volta in carriera il finalista olimpico e mondiale Akani Simbine, terzo con 10”01 dopo aver vinto la sua batteria in 9”98.
In questa stagione solo Zharnel Hughes (9”91 a Kingston) e Jiimmy Vicaut (9”92) hanno corso più velocemente del lombardo a livello europeo.
“Lui rimane il più grande non ci sono discussioni – ha detto Filippo Tortu subito dopo il record riferendosi a Mennea – Io sono felice per questo risultato, ma Pietro ha fatto la storia dello sport. Oggi il merito è al 99% di mio padre Salvino, è lui che si realizza per questo mio risultato, si realizza come tecnico capace di innovare, di portare nuove idee e metodologie. È un grande allenatore”.
“Sono contentissimo. E’ quasi indescrivibile la gioia. Un sogno che sapevo di potercela fare, ma per me il record di Mennea è sempre rimasto un sogno da quando ero bambino. Devo ringraziare tutti quelli che sono venuti qui, che ci credevano forse anche più di me. Ho pensato solo a correre il più veloce possibile in modo rilassato. Spero che questo non sia il mio limite ma punto a migliorarmi ogni volta che scendo in pista. L’obiettivo della stagione restano gli Europei. Adesso non penso al tempo che ho fatto e mi concentro su Berlino”.
A Mennea piaceva una frase, pronunciata da Tommy Smith quando Pietro gli tolse il record del 200m: “Non rimaniamo mai i migliori per tanto tempo. L’atletica è una scuola di umiltà“.
Parole che riecheggiano in questa meravigliosa serata madrilena.
Gli altri risultati da Madrid
l meeting madrileno passerà alla storia anche per il fantastico record spagnolo di Bruno Hortelano, che si è classificato secondo in 44”69 a tre centesimi di secondo da Luguelin Santos. L’altro spagnolo Oscar Husillos è sceso sotto i 45 secondi con 44”73.
Il mezzofondo ha regalato il secondo meno 4 minuti in questa stagione dell’etiope Gudaf Tsegay, che si è imposta sui 1500 metri in 3’59”60 precedendo la polacca Sofia Ennaoui (4’02”93) e la svedese Meraf Bahta (4’03”36).
Lo spagnolo Alvaro De Arriba si è aggiudicato gli 800 metri maschili in 1’45”50 precedendo Mostafa Smaili (1’46”33). Il teenager ugandese Albert Chemutai ha conquistato il successo sui 3000 siepi in 8’2”31. L’azzurro Ahmed Abdelhawed (vice campione europeo under 23) si è classificato settimo stabilendo il primato personale con 8’35”91. Successo tedesco negli 800 metri femminili di Christina Hering con 2’01”72 per sei centesimi di secondi sulla spagnola Esther Guerrero.
Fabrizio Donato ha aperto la stagione all’aperto con un buon quinto posto nel salto triplo maschile con 16.62m nella gara vinta da Alexis Copello con 17.01m. Christian Falocchi ha superato 2.20m piazzandosi settimo nel salto in alto con 2.20m. Il successo è andato al campione del mondo indoor Danil Lysenko con 2.30m.
Il brasiliano Gabriel Constantino ha vinto a sorpresa i 110 ostacoli in 13”31 precedendo di un centesimo di secondo il vice campione olimpico Orlando Ortega.
Tamberi debutta con 2.20m a Buhl, Trost 1.90m
Gianmarco Tamberi ha aperto la stagione all’aperto superando 2.20m nel meeting di salto in alto di Buhl in Germania prima di sbagliare tre prove a 2.23m. Alessia Trost ha eguagliato il record stagionale all’aperto stabilito a Stoccolma superando la misura di 1.90m prima di sbagliare tre prove a 1.93m. I successi sono andati al messicano Edgar Rivera con 2.26m e alla tedesca Marie Laurence Jungfleisch con 1.96m.