Lo abbiamo “sdoganato” da tempo e anche il podista di vecchio stampo non lo giudica più con diffidenza. Parliamo del tapis roulant, o treadmill, che risulta particolarmente utile:
- a tutti, indistintamente, in condizioni climatiche avverse, come freddo pungente, pioggia, neve o ghiaccio,
- alle persone che vivono in zone centrali delle grandi città per evitare il traffico cittadino;
- ai neofiti, consentendo un controllo puntuale dei parametri di velocità e pendenza che rende più semplice gestire l’intensità degli allenamenti in funzione delle proprie capacità e obiettivi.
L’utilizzo di questo ergometro a motore si rivela poi particolarmente indicato in assenza di percorsi collinari o salite, dal momento che permette simulazioni sensibili di differenti pendenze, soprattutto positive ma in qualche modello anche negative.
Su Correre di novembre è il Dott. Huber Rossi a spiegarci in modo dettagliato le varie utilità di questo strumento, come misurare la propria condizione, tecnica e tecnicismi.
Posizionandosi davanti a uno specchio è ad esempio possibile controllare lo stile di corsa e correggere eventuali difetti di appoggio del piede o di altri atteggiamenti del corpo. Con l’assistenza di tecnici qualificati si può inoltre valutare la tipologia di appoggio del piede e scegliere la scarpa più adatta, oltre a svolgere test di valutazione funzionale per determinare i ritmi di allenamento e valutare l’andamento della condizione fisica durante la stagione.
Infine bisogna prendersi un periodo di prova per imparare a utilizzare il tapis roulant: i punti di riferimento visivi sono differenti rispetto all’esterno e i nostri organi dell’equilibrio, soprattutto la vista, ricevono informazioni fuorvianti rispetto alla corsa all’aperto. In genere quasi tutti i runner in 3/5 sedute riescono ad adeguarsi bene e solo in una ristretta percentuale di persone rimangono delle difficoltà tecniche che influenzano la spesa energetica della corsa.
In conclusione potete utilizzare il tapis roulant per differenti tipologie di allenamento o valutazione fisica, se però volete simulare nel modo più corretto possibile la corsa esterna assicuratevi di utilizzare uno strumento idoneo per quanto riguarda motore, stabilità e superficie con la giusta rigidità.
Suggerimento: Tarate la pendenza all’1%, così da simulare in modo corretto la resistenza dell’aria che incontrate quando correte all’aperto.
Su Correre di novembre l’articolo di approfondimento completo.