Domenica 5 novembre c’è anche lei, Emma Quaglia, la “dottoressa volante”, da quest’anno in forza alla Cambiaso Risso di Genova, a percorrere il mitico percorso che dal ponte di Verrazzano porta in Central Park.
Emma Quaglia, classe 1980, è entusiasta e non vede l’ora di gareggiare: “Già nel 2012 partii alla volta della “Grande Mela”, ma tutto fu annullato per colpa dell’uragano. Un vero peccato”. Quantomeno, fu l’occasione per conoscere la Metropoli per eccellenza, l’Ombelico del Mondo: “Città e gente fantastici, mi sono innamorata di loro. Da anni sognavo di correre la maratona”.
Tecnicamente, per Emma, sembra l’anno della ripresa: recentemente la mezzofondista genovese ha corso la mezza maratona in 1:12’58” aggiudicandosi il titolo italiano F35 nella lombarda Breno. Questo circa un mese fa: “Il responso cronometrico mi ha dato sicurezza. Cercavo una verifica importante e l’ho trovata. Tra l’altro, mi sono avvicinata al personale”. Dopo l’esperienza interlocutoria della Maratona di Vienna lo scorso 23 aprile (2h34’33”, tempo sul quale ha influito negativamente il vento), le ultime gare l’hanno vista in grande spolvero. La giusta carica in vista di New York?: “Il percorso è difficile e non cercherò il record personale (2:28’15”-ndr), ma farò, come si dice calcisticamente, una gara “a donna”. Non mancheranno le grandissime atlete: si parla addirittura di un parterre de roi. “Infatti: bisognerà cercare di correre con determinazione, magari soffrendo in certi chilometri, senza guardare troppo il cronometro”.
Un consiglio per Sara Dossena, che proprio a New York fa l’esordio?: “Sara non ha bisogno di consigli tecnici. Ho condiviso con lei qualche gara e mi sono resa conto che ha una preparazione di grande qualità Del resto è anche una triathleta. Non le manca nulla. Dal punto di vista psicologico, avendo corso diverse maratone, le consiglierei, pur nell’agonismo, di vivere la maratona come una bella esperienza”.
A proposito di preparazioni, le chiediamo se ricorda, in questi mesi, un allenamento particolare: “Il medio-variato. Ho corso per almeno venti chilometri un mille a 4’00”, un duemila a 3’35”, un mille a 3’30”. Così di continuo. Un tipo di training che mi piace parecchio”.
Il caso vuole che, il giorno prima, ci sia il derby della Lanterna Genoa-Sampdoria. Emma Quaglia è rossoblu: “Non potrebbe che essere così. I genoani sono abituati a soffrire, come i maratoneti. Il derby abbinato alla maratona ce l’ho avuto proprio in occasione dell’esordio in maratona a Hannover (Germania), nel 2011”. Emma fu autrice di un brillante esordio con 2:33’11”; più o meno contemporaneamente Boselli, attaccante argentino del Genoa, segnò l’uno a zero decisivo per il Grifone nei minuti di recupero. Domenica la genovese è a un altro esordio, quello di New York…