La Federazione di atletica del Kenya ha comunicato la “rosa” dei nomi delle 6 maratonete e dei 5 maratoneti tra i quali verrà scelto chi parteciperà ai Giochi olimpici di Parigi 2024. Inspiegabile l’assenza di Evans Chebet nella lista. Il “toto-Olimpiadi” vede favoriti Eliud Kipchoge, Peres Jepchirchir e Brigid Kosgei, ma tutto può ancora accadere…
Era nell’aria da giorni e nel pomeriggio di giovedì 4 aprile la Federazione keniana di atletica ha comunicato la lista dei maratoneti probabili olimpici, 6 donne e cinque uomini. Da questa lista verranno poi scelti le tre maratonete e i tre maratoneti che gareggeranno ai Giochi olimpici di Parigi, sabato 10 agosto (uomini) e domenica 11 agosto (donne).
La lista
Nell’elenco reso pubblico dalla Federatletica del Kenia compaiono le seguenti atlete e atleti (di cui è indicato il personal best):
Donne
Ruth Chepngetich (Nike), 2:14’18” (Chicago, 2022)
Brigid Kosgei (Nike), 2:14’04” (Chicago, 2019)
Hellen Obiri (On Athletics Club), 2:21’38” (Boston, 2023)
Rosemary Wanjiru (Adidas), 2:16’14” (Tokyo, 2024)
Sharon Lokedi (Under Armour), 2:23’23” (New York, 2022)
Peres Jepchirchir (Adidas), 2:17’16” (Valencia, 2020)
Uomini
Eliud Kipchoge (Nike/NN Running Team), 2:0’09” (Berlino, 2022)
Vincent Kipkemoi Ngetich (Asics), 2:03’13” (Berlino, 2023)
Timothy Kiplagat (Nike), 2:02’55” (Tokyo, 2024)
Benson Kipruto (adidas), 2:02’16” (Tokyo, 2024)
Alexander Mutiso Munyao (adidas), 2:03’11” (Valencia, 2023)
Toto-Olimpiadi: chi verrà convocato?
A differenza di quanto accade, ad esempio, negli USA, dove la partecipazione dei maratoneti (come quella degli atleti che partecipano alle gare su pista) è decisa in base ai risultati dei trials, cioè della gara individuata come momento di selezione, in Kenya la scelta è a totale discrezione dei dirigenti federali.
Gli esperti (di maratona, ma anche di “logiche” federali keniane) sono portati a pensare che sia pressoché sicura la convocazione di Peres Jepchirchir ed Eliud Kipchoge, in quanto campioni olimpici in carica, oltre che di Brigid Kosgei, ex primatista del mondo (come Kipchoge) e medaglia d’argento ai Giochi olimpici di Tokyo 2020.
Kipchoge, in particolare, sembra inattaccabile, nonostante i suoi 39 anni (ne compirà 40 il prossimo 5 novembre) e soprattutto nonostante la controprestazione della recente Maratona di Tokyo del mese scorso (decimo in 2:06’50”). Il fascino della sfida alla terza vittoria olimpica, per di più consecutiva, riveste un peso determinante: dopo gli ori di Rio 2016 e Tokyo 2020, Kipchoge avrebbe la possibilità di diventare il primo uomo nella storia a vincere tre maratone olimpiche consecutive.
Il “mistero Chebet”
Nominare gli altri tre atleti, due uomini e una donna, sarà più difficile: Hellen Obiri potrebbe conquistare la convocazione se vincesse la maratona di Boston del prossimo 15 aprile, ad esempio (sarebbe la seconda vittoria consecutiva a Boston), ma tutto il lavoro di selezione sembra avvenire, da parte dei dirigenti federali keniani, all’insegna dell’opacità, e questa, purtroppo non è una novità.
Già la pubblicazione della lista, ad esempio, ha suscitato perplessità per l’assenza di Evans Chebet, il maratoneta, allenato dall’italiano Claudio Berardelli, che ha vinto la maratona di Boston nel 2022 e nel 2023 (in quest’ultima umiliando Kipchoge, nella foto) oltre che la maratona di New York nel 2022.
La domanda: “Dov’è Evans Chebet?” è stata postata dal giornalista keniano Saddique Shaban su X (ex Twitter, ndr), che ha aggiunto “Inseritelo nella lista!”
La Federazione keniana non ha indicato una data per la scelta definitiva dei convocati, ma si presume che le trattative sotterranee si protraggano almeno fino a domenica 5 maggio, data del termine per il conseguimento degli standard di partecipazione (2:08’10” per gli uomini e 2:26’50” per le donne, non certo un problema per atlete e atleti di questo livello!).
Il tutto nella tristezza degli appassionati veri, che in Kenya come in tutto il resto del mondo avrebbero voluto vedere in questa lista il nome di Kelvin Kiptum, primatista mondiale con 2:00’35” (Chicago 2023), scomparso in un incidente stradale nei pressi di Kaptagat, in Kenya, lo scorso 11 febbraio.