Dentro i numeri della maratona di New York

Dentro i numeri della maratona di New York

02 Novembre, 2023
Foto terramia.com

Le sedici “double win”, le sei (e non cinque) vittorie italiane, il tanto Kenya e la poca Etiopia. Per una volta trattiamo la maratona di New York, ovvero la 42km più famosa al mondo, ragionando e giocando con il suo immenso patrimonio tecnico-agonistico

Della maratona di New York, alla fine, si parla di tutto tranne che del valore dei risultati, a meno che a vincere, o comunque ad arrivare in ottima posizione, sia un’italiana o un italiano, come capitato un’ultima volta nel 2021 con il terzo posto di Eyob Faniel. Una vittoria nella più famosa maratona del mondo è impresa davvero difficile da realizzare, eppure chi di noi può rispondere a memoria, senza consultare Google, alla domanda “Chi ha vinto la maratona di New York lo scorso anno”, cioè nel 2022?

Non andate su Google, leggete qui: hanno vinto i keniani Evans Chebet in 2:08’41” e Sharon Lokedi in 2:23’23”.

Double win – I magnifici sedici

Confessiamo che un po’ invidiamo la capacità del “mondo maratona” statunitense di dare valore alle imprese dei runner indipendentemente dalla loro provenienza. Dietro c’è anche la differente educazione sportiva di quel mondo, che, ad esempio, fa sì che dalle folle oceaniche che seguono dal vivo football, basket e baseball non scaturisca quasi mai, non diciamo le risse con le spranghe e i coltelli dei nostri stadi, ma nemmeno la più piccola scaramuccia: all’appassionato USA piace guardare lo sport, ammirare chi è bravo, fare festa. E divorare, al pari dei pop-corn, le informazioni su questi “bravi”. 

Credits: Jane Monti / RRW
Credits: Jane Monti / RRW

Così si spiega, ad esempio, l’enfasi che si è era accesa attorno alla già ricordata vittoria di Evans Chebet. L’atleta keniano allenato da Claudio Berardelli, nel 2022 aveva già vinto anche a Boston. Questa doppietta, questa “double win”, riveste per l’ambiente running a stelle e strisce un’importanza particolare, che pone i maratoneti nella stessa scala di valore e di attenzione dei tennisti a cui riesce di realizzare il “grande slam” Australian Open, Rolland Garros, Wimbledon e USA Open. 

Così, fin dalla prima sera di quella domenica 6 novembre 2022, siamo stati informati che Evans Chebet, vincitore dell’edizione 2022 come (ma a un po’ a sorpresa), la sua connazionale keniana Shari Lokedi, era diventato il sedicesimo maratoneta a riuscire nell’impresa di vincere nello stesso anno due delle tre “Major” che si svolgono sul territorio degli Stati Uniti d’America: Boston in primavera e Chicago o New York in autunno. Una lista di nomi prestigiosi, che da soli raccontano tanto della storia mondiale della maratona.

Basta scorrere questo particolare albo d’oro, che qui riportiamo, per ritrovare nomi ed epoche che hanno contraddistinto la storia della distanza regina: dalle pioniere “pasionarie” della maratona femminile come Nina Kuscsic ai miti USA Alberto Salazar e Bill Rodgers, che la “double win” l’ha centrata due volte così come Ingrid Kristiansen, la quale alla vittoria di Boston abbinò un anno quella di Chicago e un anno invece quella di New York. Curioso anche che la maratona di Chicago in questo elenco compaia solo con le protagoniste femminili.

Quest’anno chi può diventare il diciassettesimo nome di questa lista? Al via ci sono i due vincitori di Boston 2023, il “solito” Evans Chebet ed Hellen Obiri, mentre non sono della partita i due vincitori di Chicago: Kelvin Kiptum (primatista mondiale con 2:00’35”) e Sifan Hassan.

Boston + New York / Chicago – Due vittorie nello stesso anno

1972 (D) Nina Kuscsik (USA), Boston+New York

1977 (D) Miki Gorman (USA), Boston+New York

1978 (U) Bill Rodgers (USA), Boston+New York

1979 (U) Bill Rodgers (USA), Boston+New York

1981 (D) Allison Roe (NZL), Boston+New York

1982 (U) Alberto Salazar (USA), Boston+New York

1986 (D) Ingrid Kristiansen (NOR), Boston+Chicago

1989 (D) Ingrid Kristiansen (NOR), Boston+New York

1999 (U) Joseph Chebet (KEN), Boston+New York

2000 (D) Catherine Ndereba (KEN), Boston+Chicago

2001 (D) Catherine Ndereba (KEN), Boston+Chicago

2002 (U) Rodgers Rop (KEN), Boston+New York

2003 (D) Svetlana Zakharova (RUS), Boston+Chicago

2011 (U) Geoffrey Mutai (KEN), Boston+New York

2013 (D) Rita Jeptoo (KEN), Boston+Chicago

2022 (U) Evans Chebet (KEN), Boston+New York

Maratona di New York: i record 

Anche per un colosso organizzativo come la maratona di New York è difficile ritornare allo splendore pre-pandemia, soprattutto perché quell’ultima edizione prima del Covid, quella del 2019 aveva toccato vette di partecipazione mai registrate prima.

Partecipanti: 54.118/2019 

Finisher: 53.639/2019

I migliori tempi, invece, cominciano ad essere vecchi. In record della gara, infatti, sono i seguenti:

Record uomini: 2:05’06”/2011, Geoffrey Mutai (KEN), 

Record donne: 2:22’31”/2003, Margaret Okayo (KEN), 

Record Wheelchair uomini: 1:29’22”/2006, Kurt Fearnley (AUS), 

Record Wheelchair donne: 1:43’04”/2019, Tatyana McFadden (USA).

A colpire per longevità è soprattutto il record femminile della New York City Marathon: con tutte le top runner che hanno corso nella grande mela, nessuna è ancora riuscito a fare meglio di Margaret Okayo, che in quel 2003 si allenava tra i sentieri e le torbiere della Franciacorta, allenata da Claudio Berardelli per il team di Gabriele Rosa. Il 2:22’31” dell’impiegata dell’amministrazione carceraria di Nairobi è ancora lì, imbattuto negli annali

New York City Marathon: 6 le vittorie italiane

Le vittorie azzurre, in realtà, sono 6, perché al poker d’assi costituito da Orlando Pizzolato (2 vittorie, 1984 e 1985), Gianni Poli (1986), Giacomo Leone (1996) e Franca Fiacconi (1998), si deve (e si vuole) aggiungere anche la splendida vittoria nel 2001 della mitica Francesca Porcellato nella categoria Wheelchair, carrozzine a spinta diretta delle mani sulle ruote. 

Anche su questo aspetto abbiamo da imparare dall’approccio USA allo sport: l’effettiva pari dignità delle dimensioni olimpica e paralimpica.  

1984: Orlando Pizzolato

1985: Orlando Pizzolato

1986: Gianni Poli

1996: Giacomo Leone

1998: Franca Fiacconi

2001: Francesca Porcellato

La classifica delle nazioni per numero di vittorie

Curioso, infine, anche quello che caratterizza un’altra delle classifiche che qui presentiamo, quella del numero di vittorie per nazioni nelle due gare per “normodotati” (cioè senza contare nel totale le due gare paralimpiche, uomini e donne): non stupisce certo il primo posto del Kenya (31 vittorie), ma il fatto che l’Etiopia se ne stia laggiù, in settima posizione (4 vittorie), preceduta da USA (22), Norvegia (9), Gran Bretagna (6), Messico e Italia (5).

1. Kenya, 31

2. USA, 22

3. Norvegia, 9

4. Gran Bretagna, 6

5. Italia e Messico, 5

7. Etiopia, 4

8. con 2 vittorie: Brasile, Lettonia, Nuova Zelanda e Repubblica Sudafricana

9. con una vittoria: Australia, Eritrea, Marocco, Polonia, Romania, Svizzera, Tanzania.

(foto Deposit Photos)

New York City Marathon 2023: ecco la top list

La starting list ci suggerisce un titolo tipo “New York 2023: la maratona è donna”, perché nomi come quelli delle keniane Sharon Lokedi (vincitrice 2022), Peres Jepchirchir (campionessa olimpica di maratona 2021, tre volte campionessa mondiale di mezza maratona), Hellen Obiri (prima a Boston, due volte campionessa mondiale dei 5.000, 2017 e 2019) e Brigid Kosgei (ex primatista mondale, in caccia della quarta “Major” dopo aver vinto a Chicago, Londra e Tokyo) alimentano l’attesa per una gara stellare. Attenzione anche a Letesenbet Gidey, la debuttante più veloce di sempre con il 2:16’49” fermato a Valencia 2022. L’etiope ha stabilito i primati del mondo sui 10.000 metri con 29’01”03” a Hengelo 2021 e sulla mezza maratona con 1:02’52” a Valencia nel 2021. Nomi già noti a New York (e non solo) sono quelli dell’israeliana Lonah Chemtai Salpeter, delle etiopi Gotytom Gebrselase e Yehualaw Yalemzerf (prima a Londra 2022),  delle keniane Edna Kiplagat e Viola Cheptoo. Il tifo del pubblico americano sarà per le connazionali Molly Huddle (a New York terza 2016 e quarta 2018) e Kellyn Taylor (a New York per tre volte nelle prime dieci).

Uomini: Chebet sfida Kamworor 

Tutta kenyana la sfida al maschile: Evans Chebet contro Geoffrey Kamworor. 

Evans Chebet ha vinto la Maratona di New York del 2022 in 2:08’41”, sette mesi dopo il successo a Boston.Come sopra ricordato, l’atleta keniano è diventato l’ottavo top runner della storia in grado di vincere a New York e a Boston nello stesso anno (2022) e il primo dal 2011. Nessun atleta ha vinto le due classiche statunitensi in anni consecutivi dai tempi di Bill Rodgers nel 2011. Chebet può farlo, avendo conquistato di nuovo Boston nello scorso aprile in 2:05’54”.

Geoffrey Kamworor ha vinto per tre volte i Mondiali di mezza maratona e proverà a diventare il terzo atleta della storia a vincere per tre volte la maratona di New York dopo i trionfi nel 2017 e nel 2019. 

Al via anche l’israeliano Maru Teferi (argento a Budapest 2023), l’etiope Mosinet Geremew (argento a Doha 2019 e a Eugene 2022 e secondo alla maratona di Londra 2019 in 2h02’55”), l’olandese Abdi Nageeye (argento a Tokyo 2021), Albert Korir, vincitore a New York nel 2021, l’etiope Shura Kitata (a Londra primo nel 2020 e due volte secondo nel 2018 e nel 2022). (Diego Sampaolo)