A 24 anni di distanza dal terzo posto di Stefano Baldini, l’Italia torna sul podio alla maratona di New York e lo fa grazie a Eyob Faniel che nella 42km più famosa al mondo chiude in terza posizione con il tempo di 2:09’56”.
La 50esima edizione della New York City Marathon porta la firma del keniano Albert Korir che vince in 2:08’22” davanti al marocchino Mohamed El Aaraby (2:09’06”).
L’azzurro Eyob Faniel è protagonista di una gara coraggiosa: all’11° km prende la testa della gara insieme a El Aaraby accumulato un consistente vantaggio di oltre 50 secondi al passaggio della mezza maratona in 1:03:57. Poi al ventinovesimo chilometro tornano sotto i keniani Albert Korir e Kibiwott Kandie mentre Faniel perde posizione mantenendo comunque un buon ritmo che lo porta a concludere sul podio.
“E’ stata una bellissima emozione, perché ormai era da mesi che mi allenavo con questo obiettivo ben preciso e adesso lo vedo realizzarsi – ha raccontato Eyob Faniel – Fin dalla partenza ho avuto sensazioni buone e perciò ho fatto la mia corsa, senza alcuna paura, anche se sapevo che c’era da soffrire. Ho cercato di sfruttare questa opportunità, visto che la mia preparazione era andata avanti in modo perfetto. Non ho voluto farmela scappare. Con il mio nuovo allenatore Claudio Berardelli, che ha incominciato a seguirmi dopo le Olimpiadi, non ho soltanto un allenatore, ma anche un mental coach, che mi ha trasmesso tranquillità”.
Faniel ha battuto atleti straordinari come il vice campione olimpico di Tokyo 2019 Abdi Nageeye, che ha tagliato il traguardo in quinta posizione in 2h11’39”, e il quattro volte medagliato olimpico Kenenisa Bekele, sesto in 2h12’52” solo 41 giorni dopo il terzo posto alla Maratona di Berlino in 2h06’47”.
Per Korir si tratta del primo successo in carriera in una maratona del Circuito World Marathon Majors dopo il secondo posto dell’edizione del 2019 in 2h08’36” alle spalle del connazionale Geoffrey Kamworor. Sempre nel 2019 si era imposto a Ottawa in 2h08’03”.
“Non è stata una gara facile ma mi sono divertito – spiega Albert Korir – Non mi sarei immaginato che sarei riuscito a vincere oggi. Non è stato un risultato soltanto di oggi, ma il frutto del lavoro di tre mesi fa quando ho saputo che avrei preso parte alla Maratona di New York”.
Maratona di New York: Peres Jepchirchir nella storia
Nella corsa femminile trionfa come da pronostico la campionessa olimpica Peres Jepchirchir.
Jepchirchir ha tagliato il traguardo in Central Park in 2h22’39” al debutto nella Maratona di New York mancando di soli otto secondi il primato del percorso detenuto dalla connazionale Margaret Okayo con 2h22’31” dall’edizione del 2003. La ventisettenne keniana è diventata la prima maratoneta della storia in grado di vincere una grande maratona delle World Majors nello stesso anno e il titolo olimpico nello stesso anno.
La connazionale Viola Cheptoo Lagat ha completato la doppietta del Kenya classificandosi seconda in 2:22:44 al debutto in carriera sulla distanza. Cheptoo, vincitrice alla mezza maratona di Napoli in 1h06’47” nel 2020, è stata semifinalista alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 ed è la sorella di Bernard Lagat, campione del mondo dei 1500 e dei 5000 metri a Osaka 2007.
L’etiope Ababel Yeshaneh si è classificata al terzo posto in 2h22’52” davanti al bronzo olimpico di maratona di Tokyo 2021 Molly Seidel (2h24:52) e la terza classificata dei Campionati del Mondo di Doha 2019 Helalia Johannes (2h26’29”). La ventisettenne Seidel ha stabilito il miglior tempo di sempre per una maratoneta statunitense a New York.
Shalane Flanagan, vincitrice a New York nel 2017, ha corso la sesta maratona in sei settimane dopo essere scesa sotto le 3 ore in tutte le corse disputate a Berlino, Londra, Chicago, Boston e Portland.