I vincitori delle ultime due edizioni si ritrovano di fronte nella grande corsa dell’Illinois. Sono della partita anche Getaneh Molla, Dickson Chumba e Lawrence Cherono. Occhi puntati anche sulla venticinquenne keniana Brigid Kosgei, vincitrice nel 2018 e che ha corso le ultime due maratone in 2:18’.
Mo Farah e Brigid Kosgei difenderanno il titolo conquistato lo scorso anno alla maratona di Chicago, inserita nel circuito World Marathon Majors e in calendario per questa domenica 13 ottobre, con partenza e arrivo al Grant Park, grande parco situato alle porte della città tra Columbus Drive e Monroe Street.
Oltre a quello di Farah, i nomi di maggiore spicco sono quelli di Galen Rupp, Getaneh Molla, Dickson Chumba e Lawrence Cherono.
Il valore di Farah e di Rupp
Farah ha vinto l’edizione dell’anno scorso stabilendo il record europeo con 2:05’11” e si è confermato su tempi al di sotto delle 2:06’ in occasione del quinto posto alla maratona di Londra dello scorso aprile (2:05’39”). A inizio settembre il fuoriclasse britannico ha trionfato alla Great North Run half marathon di Newcastle.
Il quattro volte campione olimpico e sei volte iridato affronterà lo statunitense Galen Rupp, vincitore a Chicago nel 2017 e due volte medagliato olimpico (argento a Londra 2012 sui 10.000 m alle spalle proprio di Farah e bronzo nella maratona a Rio de Janeiro 2016). Rupp, ex compagno di allenamenti di Farah, ha stabilito il record personale di 2:06’07” a Praga nel 2018 e si è classificato quinto a Chicago in 2:06’21” nello stesso anno. Sempre nel 2018 ha vinto anche la mezza maratona Roma-Ostia in 59’47”.
Una starting list da paura
L’etiope Getaneh Molla ha vinto la maratona di Dubai nel 2019 in 2:03’34”, miglior tempo tra gli iscritti e prestazione più veloce mai registrata al debutto sulla distanza. Sarà in gara anche il connazionale Herpasa Negasa, secondo nell’ultima edizione della medesima maratona con 2:03’40”.
Tra i favoriti va annoverato anche il keniano Lawrence Cherono, vincitore delle ultime due edizioni della maratona di Amsterdam nel 2017 (2:05’09) e nel 2018 (con il personale di 2:04’06) e della maratona di Boston nel 2019 (2:07’57”). Gli altri top runner keniani sono Dickson Chumba, tre volte sul podio a Chicago (terzo nel 2014 con il record personale di 2:04’32”, primo nel 2015 in 2:09’25”, secondo nel 2016 in 2:11”26) e vincitore a Tokyo nel 2018 in 2:05’30”, Bedan Karoki (secondo alla maratona di Tokyo nel 2019 in 2:06’48”, secondo ai Mondiali di mezza maratona di Cardiff 2016 e quarto nei 10.000 m dei Mondiali di Londra 2017 in 26’52”12) e Kenneth Kipkemoi (59’01” nella mezza maratona a Valencia nel 2014 e 2:05’44” nella maratona a Rotterdam 2018 e terzo alla Maratona di Boston 2019 in 2:08’07”).
Brigid Kosgei punta al primato della corsa
Brigid Kosgei conquistò il successo nella passata edizione della maratona di Chicago in un eccellente 2:18’35”, primato personale poi migliorato di 15 secondi con il 2:18’20” della vittoria alla maratona di Londra dello scorso aprile. La venticinquenne keniana ha vinto anche la Great North Run di Newcastle in 1:04’28” (migliore prestazione di sempre sulla mezza maratona ottenuta però su un percorso non conforme all’omologazione dei tempi e quindi non valido come record mondiale). Kosgei può andare all’attacco del primato della maratona di Chicago detenuto dalla britannica Paula Radcliffe con 2:17’18”. La migliore prestazione mondiale dell’anno appartiene alla neo campionessa del mondo Ruth Chepngetich (prima alla maratona di Dubai con 2:17’08”). Anche il record africano di Mary Keitany (2:17’01”) potrebbe essere in pericolo.
Le altre stelle della gara femminile sono l’etiope Gelete Burka (vincitrice alla maratona di Parigi nel 2019 in 2:22’47” e seconda ai Mondiali di Pechino 2015 sui 10.000 m), Betsy Saina (prima alla Maratona di Parigi nel 2018 in 2:22’56” e quinta alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 nei 10.000 m) e la statunitense Jordan Hasay (tre volte terza a Chicago nel 2017 con il record personale di 2:20’57”, a Boston nel 2017 in 2:23’00” e nel 2019 in 2:25’20) e la messicana Madai Perez (personale di 2:22’59” realizzato a Chicago nel 2006).