Mangiare bene per curarsi meglio

Mangiare bene per curarsi meglio

Lo disse per primo Ippocrate: non siamo in balìa degli dei e nemmeno della più completa casualità. O dell’eredità genetica familiare, aggiungiamo adesso. Corrette scelte nutrizionali, sane abitudini e uno stile di vita poco sedentario hanno un peso notevole nella determinazione del nostro benessere.

Nei numeri precedenti di Correre abbiamo visto come l’assunzione regolare di alimenti ricchi di fibre, antiossidanti, grassi di qualità e cotture adeguate possano incidere in maniera significativa sulla prevenzione di molte malattie degenerative e sullo sviluppo di patologie tumorali.
Nel numero di Marzo aggiungiamo adesso altri tasselli, grazie ad Antonella Carini ci soffermiamo su due elementi costantemente presenti nella nostra dieta: zucchero e sale.

Informarsi per sopravvivere: L’apporto di zucchero va valutato sia in termini di qualità, sia in quantità, considerati i diversissimi impatti glicemici indotti da una pasta integrale, ad esempio, da un frutto, oppure, con un salto abissale, dalla classica bustina di zucchero raffinato che ogni solerte barista ci pone indistintamente accanto alla tazzina.

Anche del sale, ormai aggiunto in abbondanza a ogni piatto, da quelli precotti ai dolciumi, sono note le controindicazioni legate alla salute. Il vero nodo non è la disponibilità di informazioni, piuttosto il fatto che non ce ne curiamo, nonostante gli organismi che si occupano della salute pubblica continuino a evidenziarne le conseguenze.

Ma è davvero così difficile seguire un’alimentazione attenta all’uso degli zuccheri e a basso apporto di sale?
Nel numero in edicola una chiara tabella degli alimenti da evitare e/o da moderare insieme ad alcuni sintetici menu.