Integrazione – Sudare sul… tapis roulant

Integrazione – Sudare sul… tapis roulant

Anche quando fa molto freddo, coloro che amano la corsa si allenano all’aperto, ovviamente indossando gli indumenti adatti. Ma in quelle zone d’Italia (sono molte) in cui ora le strade sono ghiacciate e non si può correre poiché si rischia in ogni momento di cadere, quali sono le attività alternative alla corsa che si possono svolgere?

Si potrebbe pensare allo sci di fondo o alle ciaspole, ma la scelta più semplice è il tapis roulant, quello che i fisiologi chiamano treadmill ergometro trasportatore.

Qualcuno afferma che sul tapis roulant cambia la corsa. E’ vero?

Non è così: quando si è sul nastro – così come quando si è su un treno o su una nave – il corpo acquista l’energia cinetica del nastro stesso e si cadrebbe all’indietro se non si esercitasse una spinta verso avanti-alto. Spinta del tutto simile a quella che si imprime quando si corre su strada o su pista ad una velocità uguale a quella del nastro stesso.

Come mai quando si corre sul tapis roulant si suda molto di più?

E’ perché fra i meccanismi che permettono di eliminare dal corpo il calore prodotto dai muscoli, funziona molto male quello della convezione, nel quale lo straterello d’aria a contatto con il corpo si scalda e il movimento del corpo stesso nei confronti dell’aria determina un continuo ricambio di essa, con sottrazione di calore. Quando si corre sul tapis roulant, dunque, deve lavorare molto di più il meccanismo di eliminazione del calore del corpo basato sull’evaporazione del sudore. E’ per questo motivo che – a parità di chilometri percorsi – dopo la seduta sul nastro si deve bere molto più abbondantemente; se la seduta è durata a lungo, nella bevanda ci devono essere i minerali persi, in particolare sodio, potassio e magnesio.