Ancora due medaglie per l’Italia nella terza giornata dei Campionati Europei Under 23 di Bydgoszcz grazie all’oro di Yeman Crippa sui 5000 metri e all’argento di Christian Falocchi nel salto in alto.
Crippa ha vinto la prima medaglia d’oro della sua carriera in pista aggiudicandosi i 5000 metri in 14’14”28 al termine di un’incredibile volata in rimonta. Il campione trentino ha portato a tre il bottino di medaglie d’oro vinte in carriera dopo i due successi nella corsa campestre a livello juniores nel 2014 e nel 2015. Due anni fa vinse anche il bronzo agli Europei Juniores di Eskilstuna 2015 All’inizio del rettilineo finale l’allievo di Massimo Pegoretti si trovava ancora in quinta posizione prima di sferrare un attacco irresistibile negli ultimi 50 metri che gli ha permesso di battere il belga Simon Debognies (14’14”71) e lo spagnolo Carlos Mayo (14’15”02). Crippa ha ricevuto la medaglia dal Direttore Tecnico delle Nazionali Giovanili Stefano Baldini.
“Ero arrabbiato per non essere riuscito a realizzare il minimo per i Mondiali sui 5000 metri e volevo rifarmi. Sono veramente contento per me e il mio allenatore Massimo Pegoretti. Devo ancora lavorare duro per essere competitivo a livello mondiale. Le due tappe della Diamond League a Parigi e a Losanna mi hanno insegnato tantissimo. Sono state una lezione. Per gareggiare contro i big devi essere un fenomeno e io non sono ancora pronto”, ha dichiarato a caldo Crippa.
Il lombardo della Brixia Atletica Christian Falocchi ha vinto una splendida medaglia d’argento nel salto in alto con 2.24m al secondo tentativo (ad un centimetro dal record personale stabilito nel corso della stagione indoor). Il bielorusso Dzmitry Nabokau si è aggiudicato la medaglia d’oro dopo aver superato 2.24m alla prima prova.
“Sono contento di questa medaglia ma mi dispiace non aver vinto l’oro perché ho sfiorato i 2.26m. Non avevo alcuna aspettativa per questa aspettativa perché la preparazione non era andata bene a causa di un problema al ginocchio. In mezzo ho superato anche l’esame di maturità”, ha dichiarato un felicissimo Christian Falocchi.
Nella finale degli 800 metri si è ben comportata Elena Bellò, che ha tagliato il traguardo in sesta posizione in 2’05”96 nella gara vinta in volata dalla belga Renée Eykens in 2’04”73 davanti alla favorita islandese Anita Hinriksdottir (2’05”02).
La danese Anna Emilie Moller ha trionfato come da previsioni la finale dei 3000 siepi in 9’43”05 davanti all’ucraina Nataliya Strebkova (9’44”52). Ottimo quinto posto della trentina Isabel Mattuzzi, che ha migliorato di oltre due secondi il record personale con 9’57”68 diventando la seconda italiana di sempre a livello under 23. La varesina Silvia Oggioni si è classificata undicesima in 10’20”55.
Grande sorpresa nella finale dei 400 metri maschili dove lo sloveno Luka Janezic ha vinto la medaglia d’oro in 45”33 battendo il grande favorito norvegese Karsten Warholm (45”75). Warholm, proverà a rifarsi sui 400 ostacoli, distanza sulla quale vanta una semifinale olimpica e due successi in Diamond League a Oslo e a Stoccolma. Bella prova per il pugliese Daniele Corsa, quinto al traguardo in 46”51 (stesso piazzamento raggiunto due anni fa agli Europei Under 20 di Eskilstuna sui 200 metri).
Daniele Poccia si difende bene chiudendo al sesto posto nella finale dei 110 ostacoli in 13”93 a tre centesimi dal record personale stabilito in batteria nonostante numerose barriere abbattute. Il francese Ludovic Payen ha portato avanti la grande tradizione transalpina di questa specialità vincendo in 13”49 davanti al britannico Khai Riley Laborde (13”65).
Angelica Moser ha bissato il successo dell’anno scorso ai Mondiali Under 20 sempre a Bydgoszcz con l’oro nel salto con l’asta agli Europei Under 23 con la misura di 4.55m. L’ungherese Norbert Rivasz Toth ha vinto il titolo del giavellotto davanti al favorito greco Ioannis Kiriazis battendo il record nazionale assoluto di Gergely Hovarth con 83.08m. Sara Fantini si è classificata undicesima con 63.38m dopo che aveva fatto ben sperare con il promettente 67.55m ottenuto in qualificazione. Alyona Shamotina ha conquistato il secondo oro per l’Ucraina in questi campionati.
La semifinalista olimpica Ayomide Folorunso si è qualificata per la finale dei 400 ostacoli realizzando il miglior tempo delle semifinali con 56”35 davanti all’islandese Anna Stefania Gudmundstottir (57”02) e alla belga Margo Van Puyveide (57”34). Rebecca Sartori ha migliorato il record personale di 47 centesimi di secondo con 57”64, primo tempo tra le escluse dalla finale. Eliminazione anche per Valentina Cavalieri, che si è però migliorata di 40 centesimi di secondo rispetto al precedente record personale di 40 centesimi facendo registrare 57”68. Sua madre Irmgard Trojer, grande ostacolista azzurra, ottenne il miglior tempo di 57”95 a quest’età.
La staffetta 4×400 maschile composta da Alessandra Galati, Mattia Casarico, Brayan Lopez e Giuseppe Leonardi ha ottenuto la promozione nella finale della staffetta 4×400 grazie al terzo posto in batteria in 3’07”05 (settima migliore prestazione all-time italiana a livello promesse) alle spalle della Germania (3’06”19) e della Gran Bretagna (3’06”20).
Ottavia Cestonaro ha centrato l’ottava finale della sua carriera a livello internazionale grazie all’ottava miglior misura di qualificazione di 6.35m, che migliora di 5 centimetri il record personale outdoor stabilito nel 2015. Qualificazione centrata nel lancio del disco per Gian Piero Ragonesi, che ha ottenuto la nona miglior misura di qualificazione con 56.11m. Staccano il biglietto per la finale del triplo maschile Simone Cerro (15.89m) e Simone Forte (15.79m). Il tedesco Max Hess ha ottenuto la miglior misura di qualificazione con 16.89m.
Qualificazione alla finale centrata dal duecentista Ludovico Cortelazzo, che ha passato il turno con il secondo tempo di ripescaggio di 20”89. Il titolo europeo è stato vinto dallo slovacco Jan Volko, che ha battuto il record nazionale con un eccellente 20.33m precedendo il francese Gautier Dautremer (20”66) e il tedesco Roger Gurski (20”70). Cortelazzo si è classificato al sesto posto in 21”05.
Claudia Bertoletti e Daisy Osakue concludono la finale del getto del peso femminile al dodicesimo e al tredicesimo posto rispettivamente con 14.87m e 14.64m. La svedese Fanny Roos si è aggiudicata la medaglia d’oro con 18.14m dopo essere stata in testa dal primo all’ultimo lancio.
Nelle semifinali dei 200 metri Johanelis Herrera ha migliorato il record personale di quattro centesimi stabilito ai Mondiali Juniores di Eugene fermando il cronometro in 23”66. Alessia Niotta e Annalisa Spadotto Scott hanno corso la semifinale in 23”90 e in 23”91. La britannica Finette Agyapong si è aggiudicata la medaglia d’oro in 22”87 (ad un centesimo dal record personale) precedendo la svizzera Sarah Atcho, seconda con il record personale di 22”90.