DoloMyths Run Skyrace: Angermund e Wyder trionfano in discesa

DoloMyths Run Skyrace: Angermund e Wyder trionfano in discesa

19 Luglio, 2021
DoloMyths Run Skyrace

Stian Angermund e Judith Wyder si aggiudicano l’edizione 2021 della DoloMyths Run Skyrace, Magnini nono e primo italiano al traguardo.

Si chiama skyrace, ma la vera padrona è la discesa: ancora una volta è il segmento che ha lanciato i trail runner a capofitto giù dal Pordoi a decidere la DoloMyths Run Skyrace, atto conclusivo della tre giorni di trail running targata Val di Fassa.

Dopo la gara sul km verticale (leggi qui) e le distanze Ultra e Half (leggi qui), l’appuntamento conclusivo di domenica 18 luglio era valido anche come terza prova del circuito Golden Trail World Series organizzato da Salomon.

Ad aggiudicarsi la vittoria, per la seconda volta in carriera, è il norvegese Stian Angermund (Team Salomon), già leader delle prime due tappe del circuito: L’Olla de Nuria (13 giugno 2021 a Girona, Spagna) e Marathon du Mont Blanc (4 luglio, Chamonix, Francia). Al femminile si concede il bis la svizzera Judith Wyder (Team Salomon), al rientro agonistico dopo la seconda maternità.

Dopo i 21 km e 1.570 m di dislivello positivo della 23° edizione della DoloMyths Run Skyrace (percorso leggermente modificato a causa della fitta nebbia, con l’eliminazione del passaggio sul Piz Boè per circa 1 km e 180 metri di dislivello in meno), Angermund taglia il traguardo di Canazei in in 1h51’36”.

Alle sue spalle argento per il marocchino Elhousine Elazzaoui (Team Salomon Suisse), con un ritardo di 25 secondi dal vincitore. Terzo lo svizzero Joey Hadorn (Team Salomon Suisse) a 50”. Nono e primo italiano Davide Magnini (Team Salomon International), incappato in un infortunio nella tecnicissima seconda parte di gara in discesa.

Al femminile, conclude a 58” alle spalle Wyder (2h14’34) la ceca Marcela Vasinova (Team Salomon); terza piazza la messicana Karina Carsolio (Team Salomon Mexico) a 3’43”.

Al via dell’edizione 2021 in piazza Marconi 800 iscritti, in rappresentanza di 47 nazioni.  A confermare l’alto livello e l’internazionalità della DoloMyths Run Skyrace, l’appannaggio straniero di entrambi i podi.

Gara spaccata in due, con gli specialisti della salita a imprimere un ritmo deciso nella prima parte di gara. Il primo al passaggio dai 2.829 metri di Forcella Pordoi, dopo l’interminabile serie di inversioni circondati dal grigio dei ghiaioni, è lo svizzero Rémi Bonnet, seguito a pochi metri di distanza dal marocchino Elhousine Elazzaoui.

Al loro inseguimento, a 1’37”, un sorprendente Tiziano Moia, friulano specialista delle vertical. Subito dietro, a 1’48” da Bonnet, l’atleta di casa Davide Magnini, capace di superare nel tratto più duro Angermund e Baronian.

Una volta superato il rifugio Forcella Pordoi, carte completamente rimescolate e inizia la rimonta del vicitore norvegese, spregiudicato sui tratti più tecnici caratterizzati da nevai sassosi e pendenti.

Alle spalle di Magnini, positive le prestazioni di Tiziano Moia (13° dopo il 3° posto nel vertical di venerdì,), Daniele Felicetti (14° con un ritardo di 6’27”) e Alberto Vender,16°.
Al femminile, prima italiana è Lucille Germain, 17°, seguita da Stephanie Jimenez, 18°.

In virtù del tracciato modificato, resistono i record della gara di Kilian Jornet (1h00’11”) e Judith Wyder (2h18’51”).