L’abbiamo sempre un po’ classificata come una cosa lontana, legata alla mentalità orientale. Si chiama Ekiden (dal giapponese “eki”, che significa “stazione” e “den”, cioè “trasmettere”) ed è nata in Giappone nel 1917 come sfida tra le città di Kyoto e Tokyo, su un percorso di 508 km! Su distanze più contenute, l’ekiden sta al Sol Levante come la corsa campestre in Europa: una specialità dal forte significato propedeutico, palestra per ogni forma di running. Nella nostra percezione, Ekiden si risolve il più delle volte nel concetto di “maratona a staffetta”, con sei mezzofondisti prolungati impegnati a difendere al meglio la nobiltà della maglia azzurra. Arriva Ekirun
E proprio nella dimensione della maratona a staffetta, l’ekiden arriverà in Italia sabato 26 settembre, a Milano, con il nome di Edenred Ekirun.
RCS Sport, che ne cura l’organizzazione, ha scelto, infatti, le stesse caratteristiche riconosciute valide dalla Iaaf: lunghezza complessiva della maratona, 6 frazioni (tre «lunghe» e tre «corte», alternate: 7,195 km la prima, poi 5 km, 10 km, 5 km, 10 km e infine altri 5 km). Si potrà partecipare in squadre di 6 persone (o anche meno, se proprio qualcuno non riuscirà a trovare 5 compagni) e i team potranno essere interamente maschili, interamente femminili o misti.
Tutte le frazioni verranno svolte su un anello di 5 km sviluppato tra la pista di atletica dell’Arena Civica, i viali sterrati del parco Sempione e le strade lungo il perimetro del parco stesso.
La manifestazione, ultima nata in casa RCS, è stata presentata oggi a Milano. A fare gli onori di casa Paolo Bellino, Direttore Generale di RCS Sport, che ha dichiarato: “Organizzare la Edenred EKIRUN è per noi di RCS Sport una grandissima soddisfazione; una corsa che vanta una solida tradizione in Giappone, ma che trova straordinari esempi anche in altre parti del mondo, come, ad esempio, Parigi. I componenti della staffetta, che passano “un pezzo di sé stessi” ai compagni, sono la dimostrazione pratica di una corsa coinvolgente e dedicata a tutti. Questa la logica che ha portato anche alla fondamentale sinergia con la Federazione, con cui abbiamo avviato un importante rapporto di collaborazione destinato, nei nostri auspici, ad ampliarsi ulteriormente in futuro”.
I runner potranno scegliere se prendere parte alla gara competitiva (riservata ai tesserati FIDAL e ai possessori di Runcard) oppure alla gara non competitiva (in questo caso basterà il certificato medico per attività non agonistica)”.