Bravissimi i nostri ragazzi! Ai Campionati europei di cross di Belgrado, la squadra juniores maschile composta da Lorenzo e Samuele Dini, Yeman e Neka Crippa, Italo Quazzola e Osama Zoghlami, regala all’Italia la medaglia di bronzo, battuta solo da Francia e Russia. Il tutto in una gara rimasta aperta fino all’ultimo giro: Francia 48 punti, Russia 51, Italia 55. Prova spettacolare anche a livello individuale, se è vero che il (già) “solito” turco Ali Kaia ha dovuto buttare tutto quello che aveva nella mischia dello sprint per tenere a bada il belga Isaac Kimeli. Entrambi gli atleti sono di origine keniota.
Che gli azzurri non si siano risparmiati lo prova il calo nel finale di molti di loro: Lorenzo Dini è giunto quinto, soffrendo molto negli ultimi due giri, quando anche i compagni Yeman Crippa (settimo), il fratello Samuele (diciottesimo) e Neka Crippa (ventiseiesimo) hanno lasciato sull’erba posizioni importanti. Grande la determinazione di Italo Quazzola, caduto alla prima curva, ripartito ultimo e giunto quarantottesimo grazie a una rimonta incredibile. Prima di lui ha tagliato il traguardo Osama Zoghlami, quarantatreesimo. Davanti a tutti, dunque, si è confermato Ali Kaia, che i nostri ragazzi avevano conosciuto bene ai Campionati Europei di Rieti, dove si era imposto sia sui 5.000 m sia sui 10.000 m. Al terzo chilometro il turco piazza l’azione decisiva rimanendo in compagnia del solo Kimeli fino all’ultimo metro. Il bronzo va al russo Mikhail Strelkov, unico a tentare il ritmo dei due battistrada, mentre Lorenzo Dini ha perso lo sprint per il quarto posto con il britannico Davies. «No, non sono soddisfatto – il commento del livornese – gli ultimi due giri sono stati una fatica tremenda, un dolore al fegato mi ha condizionato. Resta la gioia per il bronzo con la squadra, ma sento che avremmo potuto fare meglio».
Le azzurrine – Nella prova dedicata alle ragazze (4 km), l’Italia si piazza al quarto posto, un deciso cambio di marcia rispetto all’undicesima posizione dello scorso anno a Budapest, e ottiene il miglior risultato di sempre di una nostra formazione under 20 (precedente: quinte, Dublino 2009). Nessun piazzamento tra le venti, con Federica Del Buono testa di squadra con il 25 posto, seguita da Angelica Olmo (ventiseiesima), Anna Stefani (trentunesima), Giulia Mattioli (quarantesima), Sveva Fascetti (cinquantaduesima) e Elisabetta Ottonello (sessantasettesima). Qui la “cannibale” è risultata la britannica Emilia Gorecka, che aggiunge questo titolo europeo a quello del 2011 e al secondo posto del 2012. Argento alla polacca Sofia Ennaouoi, bronzo alla slovena Mismas. A squadre, ancora Gran Bretagna (tre atlete nelle prime otto), davanti a Svezia e Germania, con l’Italia, come già detto quarta (lontana però dalle tedesche, finite 27 punti più avanti). «Ho provato a stare davanti con le prime fin dal via – commenta Federica Del Buono – e sono soddisfatta di questo risultato, per me che sono soprattutto una mezzofondista veloce. Il quarto posto a squadra è una bellissima sorpresa, non credo se lo aspettassero in molti!».