Nadia Battocletti ha corso la distanza in 14’41”30 migliorando il 14’44”50 di Roberta Brunet e ottenendo lo standard per la partecipazione ai Giochi olimpici di Parigi 2024. Per gli altri azzurri, sesto posto di Roberta Bruni nel salto con l’asta (4,51 m), ottavo di Leonardo Fabbri nel peso (20,97 m, al primo lancio). Entusiasmante l’olandese Femke Bol nei 400 hs: record europeo con 51’45”.
Dopo 27 anni cambia la firma del record italiano dei 5.000 metri: a Londra (decima tappa della Diamond League), Nadia Battocletti ha corso la distanza in 14’41”30 migliorando il 14’44”50 di Roberta Brunet, stabilito a Colonia, il 16 agosto 1996, quindi poco dopo aver conquistato il bronzo olimpico ai Giochi di Atlanta.
Un tempo che vale Parigi 2024
Nella super gara dominata dall’etiope Gudaf Tsegay (14’12”29), la ventitreenne trentina delle Fiamme Azzurre, allenata dal papà Giuliano, chiude la prova all’ottavo posto togliendo circa cinque secondi al suo precedente primato personale (14’46”29, Giochi di Tokyo) e sigla anche lo standard per i Giochi olimpici di Parigi 2024. «A un mese dai Mondiali è una grande conquista. L’obiettivo era migliorare lo stagionale e se possibile fare anche il “minimo” olimpico. Ci sono riuscita e adesso vorrei continuare su questa strada, crescere di giorno in giorno come persona e come atleta. Ringrazio mio padre e lo staff medico che mi segue».
Super gara
Una gara davvero difficile, quella che ha portato Nadia al primato italiano. L’elevato ritmo imposto dalle pace maker ha allungato il gruppo e lo ha quasi subito spaccato in tre tronconi. In questa fase è toccato a Nadia tenere alto il ritmo nel suo gruppo. Posizione dopo posizione, l’azzurra ha recuperato e superato atlete fino a conquistare l’ottavo posto. Davanti si è assistito a una lotta spettacolare tra l’etiope Gudaf Tsegay (14’12”29, quarta di sempre e primato del meeting), la keniana Beatrice Chebet (14’12”22) e l’olandese Sifan Hassan, che, seppur terza, ha migliorato il proprio record europeo in 14’13”42). Subito dopo di loro si sono piazzate Medina Eisa (14’16”54, record del mondo under 20), Alicia Monson (14’19”45, primato USA). I passaggi: 2’51”80 / 1.000 m, 5’42”60 / 2.000 m e 8’35”18 / 3.000 m e 11’28”24 / 4.000 m.
Altri azzurri
Peso – Per Leonardo Fabbri un promettente lancio d’apertura (20,97 m) e quattro nulli, per l’ottavo posto in classifica.
Asta – Roberta Bruni è sesta con 4,51 m superato alla seconda prova prima dei tre successivi errori a 4,62 m, misura che le avrebbe permesso di migliorare lo stagionale ottenuto al Golden Gala di Firenze (4,61 m).
Bol show
Femke Bol, ha disintegrato il già suo record europeo dei 400 m a ostacoli limando 58 centesimi con un 51”45 che ne fa la seconda miglior interprete di sempre con la terza prestazione assoluta dietro le due firmate dalla McLaughlin (50”68 e 51”41), la cui scelta di dedicarsi ai soli 400 piani a Budapest spalanca le porte dell’oro mondiale per l’olandese.