Pietro Riva e l’obiettivo Roma2024

Pietro Riva e l’obiettivo Roma2024

15 Novembre, 2023
Foto Francesca Grana

È tutta una questione di gomme. Probabilmente un pilota di Formula Uno si sarebbe espresso così, parlando degli pneumatici dei loro bolidi. Anche Pietro Riva ha dissertato sulle “gomme”, ovvero le scarpe che calzano i maratoneti, che sono divenute ormai una sorta di stivali delle sette leghe, visto che fanno migliorare maratoneti, esperti e no, di parecchio. (Ne parliamo in modo approfondito su Correre di novembre)

La chiacchierata è iniziata così con il ragazzo di 26 anni, piemontese, tesserato per le Fiamme Oro, di stanza a Rubiera (RE), dove abita Stefano Baldini, campione olimpico che lo ha svezzato, plasmato e condotto verso una destinazione facile da intuire: la maratona. 

Pietro negli ultimi giorni si è messo ai piedi un paio di scarpe di dieci anni fa, in altra occasione ha usato le ormai celebri “gomme” con la fibra di carbonio. Ha corso sullo stesso tracciato, annotando un miglioramento dai 2 secondi e mezzo ai 3” al chilometro. Al termine della seduta era leggermente più affaticato. Pertanto, tutto vero quello che si sostiene, basta vedere i risultati delle corse su strada negli ultimi mesi, o addirittura nelle ultime maratone. “Poi – ci ha tenuto a ribadire – esiste anche in effetto placebo”.
Ci fermiamo qui, poiché l’intervista con l’allievo del campione olimpico di Atene ’04, non verteva solo sulle “gomme” da gara che durano, pare meno di 80 km. 

Su coach Baldini: “Stefano, precisione e continuità” 

“Stefano mi allena dal marzo del 2020. La sua arma migliore sta nella precisione dei dettagli e continuità negli allenamenti. Lascia la sua impronta e non fa mai paragoni con il suo passato. In altre parole, non l’ho mai sentito dire: io mi comportavo così, oppure io ho vinto…”

Pietro ci ha raccontato che a inizio 2023 in Namibia, (nazione dove Baldini svernava e si allenava, scriveva anche libri) la terra dell’Africa Sud Occidentale gli ha lasciato un virus intestinale, che però gli ha permesso di correre gli Assoluti indoor di Ancona nei 3000. L’obiettivo stagionale (estivo) era la Coppa Europa dei 10.000 in Francia, anche in questo caso lo stop è stato brusco: fascia plantare lesa. Se n’è riparlato a fine luglio/agosto.

Poi il 22 ottobre ecco la notizia che tutti attendevano: 59’41” nella mezza maratona di Valencia. Secondo italiano di sempre, dietro a Yeman Crippa 59’26”.

Campionati Europei di atletica leggera 2022, Monaco – Pietro Riva e Yeman Crippa (foto Francesca Grana)
Un crono che fa ben sperare per l’anno che verrà.

“Voglio giocarmi le mie carte per gli Europei a Roma, dove si corre la mezza maratona, peccato che la gara è piazzata in calendario due giorni prima della finale dei dieci mila. Ci fosse stato più tempo avrei doppiato l’impegno”. 

Ma la maratona? 

“Un passo la volta prima debbo cercare di migliorare i miei tempi su 5000 (13’22”73) e 10.000 (27’50”51) poi si può pensare ai km 42,195″. 

Ha già un’idea da dove ripartire? 

“Certo. Dalla BoClassic di Bolzano del 31 dicembre, classica che mi ha sempre affascinato. Per il 2024 l’idea è partire con 10.000 a S. Juan de Capistrano in California dove a marzo organizzano un meeting in pista dedicato alle lunghe distanze.

Avviso ai naviganti: Zona Mista salterà un turno. Ci si rivede il 6 dicembre.