La metatarsalgia è una patologia statisticamente molto frequente, soprattutto in relazione ad attività sportive condotte con intensità, come la corsa su lunghe distanze. È importante non sottovalutarla nella sua fase iniziale, quando il disagio è confinato a banali callosità confinate a livello dell’avampiede.
I sintomi
Nel caso di una reazione infiammatoria è presente localmente un dolore che si fa più acuto camminando e ancora di più durante la corsa, quando il peso del corpo grava sull’articolazione interessata. Può inoltre manifestarsi la sensazione di avere sotto il piede un corpo estraneo che fa spessore: in realtà non è altro che il liquido contenuto nella borsa infiammata.
La diagnosi
La semplice radiografia può dare un quadro della disposizione anatomica del ventaglio metatarsale ed escludere eventuali fratture o lussazioni.
L’ecotomografia può aiutare a rilevare l’entità di un’eventuale borsite periarticolare mentre per documentare il sovraccarico in uno o più punti dell’avampiede possono rivelarsi utili esami podoscopici, podografici o baropodometrici. Sempre a tale scopo sono state messe a punto delle solette munite di sensori, che forniscono dati dinamici relativi alle varie fasi del passo.
Soluzioni e prevenzione
Per prevenire l’insorgenza della metatarsalgia la scarpa ha una notevole importanza: la sua parte anteriore deve essere provvista di un’intersuola a bassa portanza, adatta ad assorbire l’urto dell’appoggio.
Quando invece è il piede ad avere perduto i fisiologici rapporti anatomici con un abbassamento dell’arco anteriore traverso, le terapie antinfiammatorie possono avere un senso per contenere il dolore e riuscire quantomeno al camminare ma, per risolvere il problema, non rimane che ricorrere a un’ortesi plantare.
Nelle situazioni in cui il sovraccarico metatarsale porta a una lussazione metatarso-falangea, infine, può essere indicata la terapia chirurgica di riduzione della stessa lussazione.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Quel dolore all’avampiede”, di Luca De Ponti, pubblicato su Correre n. 410, dicembre 2018 (in edicola a inizio dicembre), alle pagine 42-44.