Il futuro delle scarpe da running ha cominciato a prendere forma all’Ispo, la Fiera internazionale delle novità in materia di prodotti per lo sport, che si è svolta a Monaco di Baviera da domenica 28 a mercoledì 31 gennaio.
Il pioniere del running hi-tech
La kermesse si è aperta con la consegna dei prestigiosi Ispo Award per l’innovazione. Uno dei riconoscimenti è stato assegnato al progetto Fitstation, una piattaforma che consente di realizzare calzature su misura partendo dalla scansione in 3D e dall’analisi bio-meccanica per poi produrre una scarpa specifica per ogni runner, sviluppata basandosi sul profilo digitale completo del soggetto e costruita sul posto in meno di un’ora, grazie a tecnologie hi-tech come la stampa in 3D.
Ideatore e leader del progetto è l’ingegnere Jean Pierre Willssens, pioniere delle pedane sensorizzate per la ricerca applicata al running, fondatore della Running Service (RS) di Bruxelles, che ha coinvolto nientemeno che la HP (Hewlett Packard), multinazionale statunitense dell’ informatica, oltre alla tedesca Desma, leader nelle macchine per lo stampaggio a iniezione del poliuretano.
Calzature su misura
Già allo stadio di sviluppo attuale, FitStation è la prima soluzione al mondo che rende accessibili al cliente ben tre diverse opzioni:
• ricevere raccomandazioni individuali per la scelta delle scarpe da running;
• realizzare dei sottopiedi personalizzati, stampati in 3D con la tecnologia HP Multi Jet Fusion, pronti in pochi minuti;
• costruire delle scarpe da running in meno di un’ora: su misura e personalizzate sulla biomeccanica individuale, con suola e intersuola in poliuretano iniettato direttamente sulla tomaia, con densità variabile a seconda delle esigenze.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Il futuro? Scarpe “sartoriali” per ogni runner”, di Filippo Pavesi, pubblicato su Correre n. 401, marzo 2018 (in edicola da giovedì 1 marzo), alle pagine 18-19.