Faccio parte di quella minoranza ostinata che insiste nel considerare il mese di settembre come il vero inizio dell’anno. Su questo punto sospetto che molti lettori mi facciano compagnia. Quelli che hanno investito sulla pausa estiva per ottenere un più approfondito e rigenerante riposo come quelli che hanno atteso le ferie per allenarsi come non mai. In tutti credo che le ore d’estate passate in compagnia della corsa siano state caratterizzate anche dal pensiero del ritorno alle giornate più attive, quelle in cui, per la maggior parte delle situazioni, non siamo noi a dettare il ritmo. Eccole qui quelle giornate incasinate. Come salvaguardare la corsa in quella gabbia di impegni e doveri? Questo per molti è stato il tarlo delle vacanze.
Correre di settembre è attraversato proprio dalla volontà di aiutare quei lettori che nella lista dei buoni propositi di questo inizio anno mettono il continuare a fare della corsa una compagnia costante, complice ed efficace sulla salute. Si comincia a parlare di campestri, ad esempio, si suggerisce una via alternativa per il potenziamento muscolare, la cui importanza cresce con l’età, ma vedrete che sono tanti gli aspetti della corsa per i quali si trova un approfondimento tra le quasi 200 pagine di questo Correre di settembre.
Approfondire è la nostra cifra stilistica. Che si tratti di equilibrio nell’assetto di corsa o di certificato medico agonistico, di giovanti talenti che vincono più medaglie degli adulti o di vecchi campioni che si rivedono dopo quarant’anni, il nostro atteggiamento è lo stesso. Sentiamo il dovere di andare incontro a una domanda di sapere che sembra arrivare da sempre più persone, che scoprono o riscoprono la corsa. Sarà forse anche l’effetto delle pagine tristi e drammatiche della cronaca di questa estate, che ci hanno costretto a guardare in faccia gli effetti di probabili disattenzioni (Bologna), possibili colpevoli negligenze (Genova), sospetti approcci superficiali (Pollino).