Nelle attività di endurance e aerobiche il periodo invernale, in rapporto alle specialità su cui ci si concentra è normalmente utilizzato per costruire una buona base su cui poi lavorare più avanti per ottenere dei miglioramenti.
Questo è sempre valido se si approccia l’attività con un certo piglio agonistico, sia esso legato al running o alla marcia sportiva. È anche vero che lo stesso periodo può essere utilizzato per rigenerarsi e riposare sia che si corra sia che si pratichi cammino sportivo.
Se si è arrivati a partecipare a una maratona è indubbio che ci si è sottoposti a grandi sacrifici per prepararsi ad affrontare la distanza. Sacrifici, come spesso sottolineato, che sono sia fisici sia mentali.
Su Correre di marzo Giorgio Garello motiva perché, per i camminatori sia più utile, nel periodo invernale, un lavoro di rigenerazione e riposo. Attenzione, però, riposo non significa stare fermi ad aspettare la primavera.
Cosa significa rigenerarsi?
Significa mantenere un atteggiamento che non andrà a escludere completamente l’esercizio, ma sarà di alleggerimento delle uscite rinunciando tranquillamente alle classiche attività più lunghe.
L’importante è non lasciarsi avvolgere dal senso di pigrizia. Per rigenerarsi davvero sarebbe utile andare qualche volta in piscina e in palestra.
Ecco che un’uscita di fitwalking di un ora, un ora e mezza, a un ritmo facile, sarà il modo per non perdere troppo contatto con il gesto tecnico. Anzi: in queste uscite la cura del gesto dovrebbe diventare un fedele compagno per migliorarlo ulteriormente.