Cinque giovani alpinisti, un cane lupo e un sogno in comune. Viaggiare dalla California alle Dolomiti friulane sulle orme di John Muir, esploratore e scrittore americano che nella natura incontaminata ha visto il luogo ideale per la ricerca della felicità.
Avventura e rispetto per la natura
È questo il cuore del libro Steps – Giovani alpinisti su antichi sentieri, della trentina Sara Segantin (23 anni) e del triestino Alberto Dal Maso (27 anni). Il volume, edito dal Club alpino italiano, racconta dalla viva voce dei protagonisti l’omonimo progetto per promuovere la montagna. Da guardare con occhi diversi e vivere con rispetto e avventura.
Due viaggi in alta quota
Il progetto ha previsto due viaggi sulle terre alte, il primo oltreoceano e il secondo sulle Dolomiti di casa. Per «portare sulle Alpi il messaggio di rispetto per l’ambiente e di passione per la montagna di John Muir, il fondatore di Yosemite. Abbiamo prima ripercorso i suoi passi in California. Ci siamo immersi nei luoghi delle sue esplorazioni, tra escursioni e arrampicate. Nel secondo viaggio sulle nostre montagne abbiamo scoperto vie di arrampicata nuove e angoli poco conosciuti. Con il nostro libro vogliamo farli conoscere», dicono i giovani autori
Una storia di amicizia
Dalla California alle Dolomiti friulane più familiari , nel racconto il valore profondo dell’amicizia si confronta con la fatica e la soddisfazione, la delusione e la gioia, i litigi e le risate. Tra arrampicate vertiginose e percorsi infiniti nella neve ghiacciata, i territori selvaggi vicini e lontani diventano spazi dove mettersi alla prova, compiere scelte e superare ostacoli, imparando a rimanere uniti in qualunque circostanza. «Abbiamo riso molto riscrivendo i nostri ricordi, nella speranza di far divertire anche i lettori. E, perché no, di offrire spunti per nuovi viaggi avventurosi ed ecologici», concludono Sara e Alberto. Dopo l’uscita dell’omonimo film nel 2018, dunque, questa narrazione di viaggio rappresenta un nuovo atto per promuovere un approccio alla frequentazione dell’ambiente montano che sia «da una parte giovane e avventurosa, dall’altra sempre rispettosa dell’ambiente, dei luoghi e delle persone che si incontrano, con le loro diverse peculiarità».
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