Le proteine per l’atleta di endurance / 2. 

Le proteine per l’atleta di endurance / 2. 

Foto: 123rf

Scelte alimentari (vegetariani, vegani, etc.), uomo-donna, giovane-anziano, cibo e sonno: tutto va tenuto in considerazione per definire il corretto apporto proteico per ognuno di noi. Con questi approfondimenti si conclude un altro viaggio nei nutrienti fondamentali per la salute dei runner, curato da Fabrizio Angelini 

 

“Chi non mangia carne dove può trovare le proteine?

Tra curiosità e preoccupazione, è questa una delle domande che con frequenza sempre maggiore mi sento rivolgere dai podisti, magari dopo che il compagno di tante corse (e successive grigliate!) ha optato per un’alimentazione vegetariana, se non anche vegana, e sembra avvertirne i benefici.”

Così, su Correre di luglio, Fabrizio Angelini dà inizio alla seconda parte dell’approfondita trattazione delle proteine, cominciata su Correre di giugno.

L’endocrinologo, esperto di malattie del metabolismo e di nutrizione dello sport, si preoccupa ancora una volta di calare nel concreto la scienza, affinché ogni runner possa individuare l’apporto proteico più adeguato alla propria condizione.  

Vegetariani e onnivori 

La prima condizione da tenere in considerazione è quella delle scelte alimentari. Angelini passa in rassegna le differenti possibilità a disposizione di pescatari (che evitano tutta la carne e il pollame oltre al pesce e altri frutti di mare), latto-ovo vegetariani (che evitano tutti i prodotti a base di carne) e i vegani (che, oltre alla carne, evitano anche tutti i prodotti di origine animale, come latticini e uova).

“Le diete vegetariane – precisa Angelini – possono spesso essere più sane e ricche di nutrienti rispetto a quelle onnivore e, come tali, sono associate a risultati salutari, tra cui una minore incidenza di malattie cardiache e tumori totali, un ridotto rischio di mortalità per tutte le cause e meno incidenza della sindrome metabolica e del diabete. Questi regimi possono essere ricchi di fibre e antiossidanti ma, se non pianificati correttamente, possono mancare di quantità adeguate di ferro e altri minerali.” 

È il ferro, infatti, uno degli elementi a cui lo studioso dedica una trattazione specifica, prima di passare ad analizzare l’apporto proteico nella donna che corre, i tempi di assunzione delle proteine in rapporto al sonno, l’importanza della qualità delle proteine e il loro ruolo bel recupero dagli infortuni. 

Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio Le proteine per l’atleta di endurance / 2ª parte”, di Fabrizio Angelini, pubblicato su Correre n. 453, luglio 2022 (in edicola da inizio mese), alle pagine 68-73.

 

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