Zona mista – Usain Bolt e dintorni

Zona mista – Usain Bolt e dintorni

03 Marzo, 2015

Non è sfuggito ai grandi quotidiani il ritorno di Sua Maestà Usain Bolt. Un ritorno che non è coinciso con una vittoria, ma con un secondo posto nella staffetta 4×100.

Notare che il quartetto del Racers Track di Glenn Mills era composto oltre che da Bolt da Forsythe, Frater, Weir e nella finale al posto di Frater è stato schierato Bailey-Cole.
In altre parole degli splendidi velocisti, eppure il quartetto con Usain schierato in ultima frazione ha dovuto soccombere di fronte ai quattro ragazzi dell’University of Technology: Fischer, Forte, Brown, Tracey.

Il più grande velocista di sempre ha ricevuto il testimone con almeno 5/6 metri di svantaggio e nonostante la rimonta non è riuscito a riprendere Tyquendo Tracey, velocista dal passo breve e frequente, (se volete trovate il video su youtube), non di certo muscolato come Usain, questi nonostante abbia perso non è stato “incenerito” dall’avversario, come ha scritto “Il Corriere della Sera”.

Nazionale.

Già che ci siamo, l’atletica al coperto chiude con i campionati indoor a Praga, dove l’incerottata nazionale italiana si appresta a compiere il viaggio senza punte. Non parte Marco Fassinotti, che nel salto in alto da quando di allena a Birmingham riesce di tanto in tanto anche a farci sognare, non parte Fabrizio Donato che nel triplo, nonostante l’età è sempre in grado di dire la sua.
Nuvole all’orizzonte anche per Federica Del Buono ferma dagli Assoluti di Padova per un problema a un piede. Peccato, lei e Alessia Trost erano le nostre due carte vincenti (medaglia), ci rimane a meno di clamorosi ripensamenti, la Blanka Vlasic di casa nostra che quest’anno in un paio di occasioni ha battuto atlete di grande fama internazionale. Poi ci sono i velocisti. Tumi può con Obou ambire a una finale visto che la cosiddetta starting list non mostra grandissimi nomi. Il personaggio di maggior spicco potrebbe essere il francese Renaud Lavillenie nell’asta e, perché no, anche Dafne Schepers, olandese, nei 60m anche se su di una distanza così breve potrebbe avere qualche difficoltà.

Giovani.

Fate attenzione a Marta Zenoni (Atl. Creberg Bergamo) quasi sedicenne bergamasca che alla prima uscita internazionale (Lione) si porta a casa oltre alla vittoria negli 800 con 2’05”19 anche i primati italiani allieve (2’08”16 di Fabia Trabaldo) e quello juniores di 2’05”77 di Eleonora Berlanda. Che colpo! Marta è allenata da Rosario (Saro) Naso, un tecnico che sa muoversi assai bene, teniamolo presente. Altro personaggio che farà di certo sorridere il buon Stefano Baldini (CT del giovani) è Ilaria Verderio (Pro Sesto) allenata da Paolo Prestipino che nei 400 lascia presagire grandi cose e poi Ayomide Forolunso.