E’ una sorta di grido di dolore che da varie parti d’Italia giunge sino a te. Te lo chiedono in coro gli amanti dell’atletica che nel bene o nel male sono un discreto numero. Te lo chiede con occhi imploranti il presidente Alfio Giomi che in te ha riposto tutto. Te lo chiede Massimo Magnani, lui ex maratoneta ora divenuto CT, te lo chiede il tuo tecnico Gianfranco Chessa che dopo tanto lavoro nel corso degli anni, ha trovato un fenicottero come te da far volare.
Allora d’accordo?
Alessia Trost facci sognare e regalaci un sorriso. Devi sapere che gli altri finalisti azzurri, leggi Matteo Galvan e Giulia Alessandra Viola, non hanno soverchie possibilità di mettersi al collo una medaglia, nei 400 e nei 3000 pare quasi un’impresa impossibile.
Invece per te, cara Alessia arrampicarsi sino ai 2 metri potrebbe significare molto, ma anche per noi inguaribili appassionati.
Oggi corre (?) anche Federica Del Buono che ha sfogliato la margherita nel corso delle ultime due settimane per un problema a un piede.
Oggi vedremo anche la regina orange Dafne Schepers. Ieri, invece, abbiamo visto cose…. Tipo la tripletta francese nei 60 hs con che ha fatto esaltare tutti, non solo i cugini, anche perchè in atletica chi vince non ruba nulla, non è stato fortunato, il pallone non ha picchiato sul palo ed è entrato in porta, il fuorigioco non esiste, i falli neppure.
E poi c’è un gran pubblico festoso che tifa in un modo inverosimile per i loro beniamini.