Zona mista – Per il fango c’è ancora tempo

Zona mista – Per il fango c’è ancora tempo

11 Novembre, 2014

Sì, d’accordo, avete ragione. Non è stato questo il primo cross della stagione, lo è stato quello della Carsolina (Prosecco), il giorno prima della maratona di New York.
Ho cercato immediatamente di rimediare: domenica Il cross della Volpe, in quel di Volpiano (To) non mi è scappato. Campestre con trascorsi storici di grande interesse che ha mosso i suoi primi passi negli anni Settanta con i fratelli Bortolotti. Adesso andare a ripercorrere quei tempi ci pare pleonastico, allora cosa è accaduto?
Il risultato, i primi posti di Razine e della Ejjafini i lettori lo avranno già saputo e letto. Io tento di attirare l’attenzione con altre considerazioni.

Con gli amici Ennio Buongiovanni e Daniele Perboni, non due qualsiasi ma “elementi” che l’atletica la vivono e l’hanno vissuta sotto molte sfaccettature, si è notato un particolare: nelle gare esordienti almeno il 90% indossava i pantaloni della tuta. Era freddo? Neppure per idea! Solo una pioggia uggiosa e insistente, nella gara maschile assoluta.

Tutti in tuta, solo che i primi che tagliavano il traguardo erano in pantaloncini corti. Ma guarda un po’! Lasciamo ai lettori ogni considerazione.
Non si è notato solo questo, ma la solita diaspora che precede le due gare assolute: donne e uomini. Peccato. I ragazzini hanno finito? Si? Premiazioni e tutti a casa, incombe il pranzo della domenica. Cercare di fare vedere ai più giovani qualche campione? No, meglio magari la partita in tv?

Veniamo al cross vero e proprio. Bene, è stato un inno alle ragazze. C’erano quasi tutte, quelle che d’inverno corrono sui prati e d’estate si battono in pista e su strada.

Regale Nadia Ejjafini, brava la dolce Elena Romagnolo, fresca di matrimonio ma con tanta birra ancora in corpo, poi la coriacea Fatna Maraoui. Queste tre ragazze vivono in provincia di Biella, quasi una sorta di gara sociale tra abitanti della zona del Piemonte, alle quali si è aggiunta Valeria Roffino, siepista che la scorsa estate ha buttato giù come delle noccioline una ventina di secondi, mica bruscolini.

Poi c’era Giulia Viola, Federica Dai Ri, insomma il meglio che può offrire l’Italietta nostra. E c’era anche Valeria Straneo, tesserata per il Runner Team ’99 la società che organizza la gara, era a bordo pista intenta a sorbirsi un bel piatto di polenta. Andrà in barca alle Maldive con famiglia al seguito, all’inizio di dicembre. Vacanze meritatissime.

Poi i maschietti, dove Maruan (Mario) Razine, ha detto: sono il migliore e non scocciatemi. Gli altri dietro.
Alla fine nonostante la pioggia finale si è respirato l’odore dell’erba bagnata, dei prati scoscesi, delle curve a gomito, del profumo di cross nell’aria. Per il fango, c’è ancora tempo. Bentornato cross.