E così cari amici è finito anche il 2015. Sembra ieri che si parlava della novità degli assoluti al coperto a Padova, o dei campionati italiani allievi a Milano, oppure ancora del continuo depauperamento dei meeting italiani e delle volate di Usain Bolt, che ci troviamo già rimbalzati nell’anno olimpico.
Il 2016 è qui pronto con le sue fauci a divorarci con i suoi Giochi Olimpici, mentre nella nostra penisola ci si batte per allestire l’Olimpiade a Roma nel 2024. Su questo punto vorrei aprire una piccola parentesi. Ricordo i fasti di Roma ’60, con le volate di Livio Berruti, dunque sarei oltremodo felice di vederli nel 2024 nella Città Eterna e ci mancherebbe… ma non capisco come nel giro di tre anni o giù di lì, la situazione sia completamente cambiata.
Il grigio professor Mario Monti ricevette all’ultimo istante l’ex presidente del Coni (Petrucci), dopo ore in anticamera e gli sparò in faccia un bel niet: non se ne fa nulla di Roma 2020. Peana per il premier su tutti i quotidiani (atleti compresi, ho ancora dichiarazioni stampate su quella che era un tempo, la rivista concorrente a Correre che dirigevo). Passano i governi, in verità due: arrivano Gianni Letta e poi Matteo Renzi. La questione cambia completamente anche con l’elezione di Malagò al Coni. Le Olimpiadi si possono fare, o almeno provare a organizzarle. In tre anni è cambiato tutto? Misteri della politica, sportiva in questo caso.
Chiusa parentesi, che è stata troppo lunga. Allora si diceva, Olimpiadi a Rio de Janeiro in Brasile. Ma attenzione amici, prima si passa per Amsterdam (inizio luglio) dove ci sono i Campionati Europei, quelli senza marcia e maratona, più brevi, cinque giorni di gare, dove certamente avremo un gran bel numero di azzurri. Chi dovrà cercare il pass olimpico, chi invece inseguirà la gloria tra i tulipani. Nel frattempo la stagione si aprirà, come sempre, sui prati (pochi ma buoni appuntamenti), poi le indoor troveranno spazio ad Ancona e non a Genova, gli assoluti a Rieti, i societari a Milano e gli europei di cross in Sardegna. Altra parentesi. A Hyères (ultimo campionato europeo di cross lo scorso dicembre) nessuna presentazione ufficiale dell’avvenimento. Cosa che in passato era sempre avvenuta con filmati e addetti all’organizzazione. Altro mistero!
Adesso alziamo i calici: è tempo di brindare all’anno nuovo, chissà mai che ci porti qualche ventata di novità e di successi. Buon Anno.