Zona mista – 79 convocati + le “X” = quante medaglie azzurre agli Europei?

Zona mista – 79 convocati + le “X” = quante medaglie azzurre agli Europei?

22 Luglio, 2014

Nell’anno di grazia 2002, alla presentazione del plotone che l’allora presidente Gianni Gola spedì a Monaco di Baviera per i Campionati europei, su un quotidiano ligure qualcuno scrisse: “Il Generale ha schierato il suo esercito”. Lo stesso giornalista (ancora in attività, tra l’altro assai prolifica), dopo aver saputo che il numero dei nostri ragazzi che sbarcheranno a Zurigo sarà superiore rispetto ad allora, cosa scriverà? I nominati sono 79, ma, chissà perché siamo convinti che qualcosa ancora si modificherà prima della cosiddetta “dead line”. Su di un numero così cospicuo esiste la possibilità che s’inserisca anche qualche altro visto che di “X” sul comunicato degli iscritti ce ne sono e non poche, specie nella velocità. Era nell’aria, si capiva benissimo, stando in tribuna a Rovereto durante gli assoluti (niente male l’organizzazione, magari troppo diluito il programma) che i ragazzi guidati da Massimo Magnani a Zurigo ci sarebbero andati e in forze. Tutto sommato, visto che le distanze sono affrontabili anche in treno, i costi dovrebbero essere contenuti, dunque non stiamo a parlare di sperperi e quant’altro. E poi, non è di denaro che dobbiamo trattare, “Zona Mista” si occupa di tutt’altro. Partiamo da quanto ha sostenuto il nostro CT che, nel corso della conferenza stampa di Milano, ha trattenuto i presenti rischiando di farli assopire (Massimo, non è un convegno!). Ha parlato di probabili successi che potrebbero arrivare dalla maratona femminile, Valeria Straneo e Anna Incerti su tutte e di Daniele Meucci in quella maschile. S’è bellamente scordato di Anna Giorgi nella marcia. Il suo nome lo aggiungo io, sempreché la ragazza stia bene, anche se “radioscarpa” non emette suoni positivi in tal senso. Poi dalla pista ci si attendono squilli di tromba da parte di Libania Grenot: «Sono cambiata, so soffrire, mostro le unghie, adesso vado a Vienna ad allenarmi…» Poi, perché no, la 4×400 donne, i triplisti Donato e Greco e un pensierino sulla Trost si deve fare. Ci sarà un seguito nelle prossime puntate, spazio per dedicare commenti ai campionati continentali, ma da lunedì pomeriggio sulla cloaca massima dell’informazione “facebook”, non appena sono comparsi i nomi dei convocati, subito i detrattori, tanti, dell’attuale dirigenza, hanno sottolineato la preponderante presenza degli atleti di formazioni militari. Su 79 convocati, solo 11 provengono da società civili. Li voglio nominare: Re (400 m, Cus Torino), El Kabbouri (1.500 m, Cus Torino), Palamini (maratona, G.A. Vertovese), Pertile (maratona, Assindustria PD), Caporaso (marcia 50, Entreprise), Bonvecchio (martello, Atl.Trento), Irene Siragusa (200 m, Atletica 2005), Elena Bonfanti (400 m, Atl. Lecco), Emma Quaglia (maratona, Cus Genova), Valeria Straneo (maratona, Runner Team), Federica Curiazzi (marcia, Atl. Bergamo). Forse questi atleti per arrivare alla maglia azzurra hanno faticato più di tutti gli altri, posso sempre essere smentito, ma mi sembra giusto precisarlo e scrivere i loro nomi. Vi ricordate gli atleti della DDR, i famosi tedeschi dell’Est che facevano incetta di medaglie? Ecco: la nostra nazionale è stata paragonata anche a questa, scherzandoci sopra naturalmente, anche perché tutti ricordano che molti di loro risultarono non puliti nel corso degli anni. Chi non ci scherza su questi Europei sono i cugini transalpini. I giornalisti de L’Equipe, il quotidiano sportivo francese, hanno fatto una previsione sul numero di medaglie che dovrebbero portarsi a casa: parlano di 18-20. Una cosetta. Noi? Il resto alla prossima puntata.