Tesfaye Anbesa e Judith Korir hanno conquistato il successo nella 34^ edizione della Huawey Venicemarathon con partenza da Villa Pisani a Stra e arrivo a Riva dei Sette Martiri a Venezia.
In una giornata mite e soleggiata Anbesa ha sferrato l’attacco decisivo negli ultimi chilometri conquistando la vittoria in 2:10:49 con sei secondi di vantaggio sul keniano Henry Kiprop. Entrambi hanno migliorato il record personale. Seguono in classifica altri tre atleti keniani: Andrew Ben Kimtai, terzo in 2h11’58”, Daniel Ndiritu Gatheru, quarto in 2:12:53 e Moses Mengich (2:13:18).
Un gruppo di otto atleti composto dai pacemaker Cornelius Kangogo e James Murithi e da Andrew Ben Kimtai, Daniel Gatheru, Geoffrey Yego, Anbesa Tesfaye, Moses Mengich e Henry Kiprop è partito ad un ritmo regolare transitando al 10 km in 30’49”, al 15 km in 46’07” e in al 21 km in 1:04:57.
La gara si è decisa sul ponte della Libertà quando Kiprop e Anbesa hanno staccato Kemtai al 35 km. Kiprop e Anbesa hanno dato vita ad un bel testa a testa che si è deciso nei chilometri finali. Anbesa ha lanciato l’attacco finale sui 14 ponti finali involandosi verso il successo.
“E’ stata una bella gara. Ho gestito al meglio la gara e ho accusato la fatica solo sui saliscendi finali. E’ stata la parte più difficile della gara ma nello stesso tempo la più affascinante. Sono riuscito a portare a stringere i denti e portare a casa questa prestigiosa vittoria Mi alleno correndo 180-200 km alla settimana e ho migliorato il mio record personale di 1 minuto e mezzo”, ha dichiarato Anbesa.
Said Boudalia (marocchino di nascita ma bellunese di adozione) si è classificato settimo e primo degli italiani stabilendo il record italiano Master 50 con 2h26’56”.
Un terzetto tutto africano formato da Cynthya Jerop, Meka Wake Washo e Judith Korir ha preso la testa della gara femminile transitando al 5 km in 17’14”, al 10 km in 34’20” e al 15 km in 51’39” correndo ad un ritmo sostenuto che indicava una possibile proiezione finale da 2h25’. Jerop e Korir hanno preso il largo staccando Washo di 22 secondi al 21 km (passaggio intermedio di 1h12’45”). Korir ha piazzato l’allungo decisivo staccando Jerop al 30 km e ha corso da sola negli ultimi 12 km chiudendo in 2h29’12”, tempo che migliora il suo precedente primato di 2h45’. La ventitreenne keniana ha vinto la seconda maratona in questa stagione dopo il successo della scorsa primavera a Belgrado.
“Sono contenta di aver migliorato il mio record personale. Ho gestito al meglio le mie energie e ho accusato la fatica soltanto negli ultimi due chilometri. Ho dato l’anima e ho iniziato a spingere dal 25 km. Sono andata in leggera progressione nella seconda parte. Ho sofferto molto gli ultimi due chilometri sui ponti, ma ce l’ho fatta”, ha detto Judith Korir.
La romana Cecilia Flori si è classificata al sesto posto ed è stata la prima italiana al traguardo in 2h53’24.
Il bronzo europeo dei 3000 siepi degli Europei di Berlino 2018 Yohanes Chiappinelli ha conquistato il successo nella VM 10 km in 33’32”. La trevigiana Beatrice Scarpini ha vinto la VM 10 km femminile in 41’30”.
“Questa gara apre nel migliore dei modi la mia preparazione invernale verso la stagione invernale delle corse campestri e di quella estiva in poi. Dopo un periodo di vacanza, oggi per me era importante sentire buone sensazioni in vista dei prossimi cicli di allenamento. Sono soddisfatto e mi sono goduto appieno questo bel percorso”, ha dichiarato Yohanes Chiappinelli.