Di corsa con il mito delle ultra Scott Jurek

Di corsa con il mito delle ultra Scott Jurek

25 Febbraio, 2023

In occasione del Brooks Trail Summit che si è svolto in concomitanza della Transcanaria, abbiamo incontrato “il” mito assoluto del mondo dell’ultra-trail e ultra su strada.
Scott Jurek, infatti, ha vinto più volte gare rese famose dalla loro durezza: la Hardrock Hundred (2007), la Badwater Ultramarathon (2005 e 2006), la Spartathlon (2006, 2007 e 2008). La gara che lo ha qualificato come mito del trail running è la Western States, la più famosa 100 miglia ultra trail d’America, che Scott ha vinto per 7 volte consecutive, dal 1999 al 2005.

Scott Jurek ha una figlia, Raven (10 anni) e un figlio Evergreen, 6 che crescono insieme a lui e alla moglie Jenny a Boulder. Come era già stato per loro quando erano bambini, vivono il più possibile all’aperto, facendo passeggiate in montagna, con le biciclette o andando a sciare. Per adesso la corsa non li coinvolge ancora, del resto neanche a Scott, da piccolo, piaceva correre.

Scott, a cui prima piaceva giocare a basket e baseball, ha iniziato a correre al tempo del college, dopo che l’allenatore della squadra di sci di fondo, di cui faceva parte, gli aveva chiesto di praticare qualche attività che potesse allenare la loro resistenza.

La sua strada ha incrociato quella della Brooks nel 2003, quando, nel negozio di alcuni amici, ha incontrato nientemeno che Jim Weber, presidente dell’azienda, che analizzava la corsa di alcuni runner. Da allora hanno incominciato a scambiarsi opinioni ed idee, sull’opportunità di creare le migliori scarpe per il trail. Così, poco tempo dopo è partito il progetto della prima Brooks Cascadia, che ha visto Scott Jurek affiancarsi ai designer Brooks, come anche nel caso del progetto delle più leggere Pure Grit.

Quest’anno Scott compirà 50 anni e per il trail preferisce ancora delle scarpe non eccessivamente strutturate, ma di peso e dimensioni contenute, proprio com’è la nuova Catamount 2. Scarpe sufficientemente protettive, ma non eccessivamente alte e che favoriscono una certa naturalità del movimento. 

Scott continua a trovarsi meglio con questo tipo di scarpe, anche rispetto alle più protettive Brooks Cascadia e Caldera, ma comprende bene come molti altri runner, con fisico ed esigenze diverse, possano avere situazioni del tutto opposte.

La Brooks, che è in continua evoluzione, ha deciso di puntare sull’opportunità di crescita anche nel trail, che, a parte la buona diffusione, e l’entusiasmante seguito che ha già raggiunto in Europa, può ancora crescere tantissimo in America e in Asia.

Scott, da alcuni anni si è preso una pausa dalle competizioni ai più alti livelli, anche per spendere tempo prezioso con la famiglia, ma in realtà non ha ancora messo la parola fine all’atleta Jurek. Anzi non nasconde che gli piacerebbe anche riuscire a sperimentare nuove avventure, come, magari, il Tor des Geant, giro di più giorni della Val d’Aosta, di cui ha sentito dire meraviglie.

Articoli correlati

Verso Venicemarathon: le tabelle della terza settimana

Benvenuto al programma in 15 settimane, gratuito e rivolto a tutti, ideato dagli organizzatori della Maratona di Venezia in collaborazione con la nostra rivista. Qui di settimana in settimana, troverai le tabelle in preparazione dell’appuntamento di domenica 27 ottobre. Training to Wizz Air Venicemarathon è il programma che ti accompagna passo dopo passo verso il […]

Il ritorno di Alex Schwazer

18 Luglio, 2024

Un ritorno-addio, quello del marciatore altoatesino che domenica 7 luglio ha concluso gli 8 anni di squalifica. Ad Arco (TN), in una gara omologata Fidal sui 20 km di marcia. Gli 8 anni di squalifica sono finiti domenica 7 luglio. Troppo tardi per provare a ottenere lo standard di partecipazione per i Giochi olimpici di […]

Tamberi: “Ho pianto, ma il sogno non finisce”

10 Luglio, 2024

Il portabandiera azzurro accusa un problema al bicipite femorale e dovrà seguire una settimana di terapie e allenamenti differenziati saltando le gare di avvicinamento ai Giochi,. “Non mi vergogno a dirlo, ho pianto 3 volte nelle ultime 24 ore… probabilmente per la tensione, probabilmente per la paura e forse anche perché in parte tutto questo […]

Lucio Gigliotti compie 90 anni: auguri “Proffe”

09 Luglio, 2024

Luciano “Lucio” Gigliotti è nato ad Aurisina (TS), il 9 luglio 1934. Anche Correre festeggia i 90 anni dell’allenatore che in maratona ha costruito le carriere di Gelindo Bordin, Stefano Baldini e Maria Guida. Ecco una sintesi della lunga intervista pubblicata nel numero di luglio. Il 9 luglio sono 90 anni. Superfluo ribadire che non […]