Rewind 2022: le corse e i runner del mese di settembre

Rewind 2022: le corse e i runner del mese di settembre

31 Dicembre, 2022
Foto Piero Giacomelli/Regalami un sorriso onlus

Da Oderzo a Martinengo è un fiorire di 10 km su strada di altissimo livello, ma non sono da meno le finali scudetto per assoluti (a Brescia) e Master (Modena). Eliud Kipchoge supera sé stesso a Berlino, ma è anche un mese di matrimoni in casa Italia.

No Nanchino 2023 – Il mese di settembre si apre con l’ulteriore rinvio per i Mondiali indoor di Nanchino, in Cina, previsti per il marzo 2023 dopo una serie di precedenti slittamenti causati dalla pandemia. La World Athletics comunica che l’evento viene riprogrammato per il 2025, un anno dopo l’edizione di Glasgow 2024. Nel 2023, dunque, a livello indoor si eviterà la concomitanza Europei-Mondiali in poche settimane e l’evento clou dell’inverno 2023 diventa il Campionato europeo di Istanbul (TUR), dal 2 al 5 marzo.

Vertikal tricolore – A Casto (BS), sabato 3 settembre si disputa un’edizione stellare del “Vertical Nasego”, valida come tappa di Coppa del Mondo, ma anche come Campionati italiano di chilometro verticale. Qui emerge la classe di Henry Aymonod e Valentina Belotti. Per il valdostano è il terzo titolo consecutivo, per la valtellinese il sesto in carriera.

10 km tricolore – Sono Pietro Riva e Sofiia Yaremchuk i campioni italiani di 10 km su strada, titoli assegnati a Castelfranco Veneto (TV), sabato 3 settembre. Per il piemontese delle Fiamme Oro è il secondo tricolore della stagione, che si aggiunge a quello dei 10.000 su pista, e la conferma del suo buon momento dopo il quinto posto sulla distanza agli Europei di Monaco. Al traguardo chiude in 32:08 per aggiudicarsi il duello con il senese Yohanes Chiappinelli (28:19) mentre terzo è il ventiduenne pugliese Pasquale Selvarolo (28’44”) e sesto il campione uscente Iliass Aouani (29’10”). L’italo-ucraina ripete il successo del 2021 in 28’08”, a soli due secondi dal record personale. Finiscono alle sue spalle Rebecca Lonedo (32’56”) e la ventunenne Giovanna Selva (33’35”) che si aggiudica il titolo under 23 assieme a Francesco Guerra (quarto assoluto in 29’00”. Tra gli juniores vincono Stefano Cecere (Atl. 30’08”) e Greta Settino (35’19”), nelle gare allievi Gabriele Laurenti (32’36”) e Giulia Bernini (21’07”) sulla distanza dei 6 km.

Jet Pernici – Terzo primato per Francesco Pernici in questa stagione. Dopo il record degli 800 m under 20 (1’46”87) e la miglior prestazione italiana sui 600 m (1’17”36), l’azzurrino riscrive con ampio margine la migliore prestazione italiana juniores dei 500 metri a Brescia, sabato 3 settembre, correndo in 1’01’76” al campo sportivo Gabre Gabric. I limiti precedenti: 1’02”89 con cronometraggio elettrico, Emanuele Grossi, 2015, e 1’02”7 manuale, Gianni Rizzioli, 1979.

Montagna: master iridati – L’Italia torna con 13 medaglie dai Campionati mondiali Master di corsa in montagna (3-4 settembre). Per la spedizione azzurra a Clonmel, in Irlanda, il bottino è di 4 ori, 4 argenti e 5 bronzi sul percorso di salita e discesa nella ventunesima edizione della rassegna iridata. Anche quest’anno spicca la tripletta nella categoria M70 con il quinto successo consecutivo di Adolfo Accalai, che si conferma imbattibile a livello individuale, seguito da Aurelio Moscato e Araldo Viroli con cui festeggia anche il trionfo a squadre. C’è invece il poker di fila per don Franco Torresani, stavolta d’oro tra gli M60 realizzando il miglior crono assoluto (42’09”) sul tracciato di 8,4 km con dislivello di 510 m, davanti anche agli atleti della fascia di età inferiore. Al femminile sulla distanza corta la più veloce è la trentina Nicoletta Ferrari, vincitrice in volata del titolo W55 con il tempo di 50:50.

Scudetti Master – Tornano al successo gli uomini dell’Atletica Virtus Castenedolo, si ripete la Liberatletica Roma al femminile. Ecco i verdetti dei Campionati italiani di società master su pista, dopo due giornate di sfide a Modena (10-11 settembre). Il podio maschile: 1. Atletica Virtus Castenedolo 1.276 punti; 2. Fratellanza 1874 Modena, 1257,5; 3. Atletica Master Trieste (1.239). Il podio femminile: 1. Liberatletica Roma 1.273,5 punti; 2. Romatletica, 1.252; 3. Atletica Santamonica Misano, 1.234,5.

Il Tor delle sorprese – Nuovo re e nuova regina per il Tor des Geants. Jonas Russi ha vinto il “Tor330 / Tor des Géants” grazie al vantaggio enorme accumulato lungo i 330 km grazie anche al fatto di aver dormito solo 17 minuti in totale. Lo svizzero è giunto infatti al traguardo in 70:31’36” inseguito da un’onda azzurra composta da Simone Corsini (2° in 75:27’33”), Andrea Macchi (3° in 76:43’50”) e Andrea Mattiato (4° in 78:22’28”), e privata, per ritiro, della presenza di Franco Collé, primo anche nel 2021. Russi, classe 1985, due settimane prima del via del Tor aveva corso in maniera eccellente i 170 km dell’Ultra-Trail du Mont-Blanc, chiudendo in ottava posizione, oltre ad aver ottenuto un sesto posto alla Lavaredo Ultra Trail a fine giugno. La sorpresa è arrivata in campo femminile, con Sabrina Verjee. Mercoledì 14 settembre, la veterinaria quarantunenne ha sicuramente trovato il modo di farsi conoscere nel panorama internazionale del trail, vincendo il Tor “classico” con una prova di forza impressionante tradotta in un tempo stratosferico: 80:19’38”. Si tratta della prima donna a scendere sotto le 85 ore.

Il ritorno di Oderzo – Secondi gli azzurri, seconde le azzurre. È il verdetto del Trofeo Opitergium – European Road Race di Oderzo (TV), quinta edizione, riservata alle nazionali under 20 (13 squadre) e spostata per pandemia dalla tradizionale collocazione del primo maggio a sabato 17 settembre. Nella prova maschile (10 km) vinta dal francese Joad Martinho (29’54”) è terzo Stefano Cecere (29’57”) e quarto Stefano Benzoni (30’03”). Sui 5 km della gara donne c’è lo show della finlandese Ilona Mononen, nel 2021 campionessa europea under 20 dei 3.000 m, che vince davanti a Greta Settino. In entrambe le gare è la Francia a vincere a squadre davanti all’Italia. Dopo tre anni di assenza torna nel programma di Oderzo la gara per top runner, dove Pietro Riva conferma lo stato di forma vincendo i 10 km (28’48”) davanti a Daniele Meucci (29’02”) e a Badr Jaafari (29’15”).  

Scudetti – Tutto sull’asse Bolzano-Brescia. Ai Campionati di società Assoluti (17-18 settembre) lo scudetto maschile torna sulle maglie dell’Athletic Club 96 Alperia Bolzano, già al trionfo nel 2019 e nel 2020, mentre il titolo femminile va per la quarta volta consecutiva all’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco, imbattuta dal 2019 e stavolta in festa in casa propria, nello stadio intitolato a Gabre Gabric. 

Verona H24 – Pioggia di record sulla pioggia vera, che ha bagnato la pista del campo “Consolini” di Verona quando, nel fine settimana del 17 e 18 settembre, la città scaligera ha ospitato i Campionati europei di 24 ore di corsa, cui hanno preso parte 240 atleti in rappresentanza di 28 federazioni europee di atletica, accolti dal saluto del sindaco, l’ex calciatore Damiano Tommasi.

Su tutti, il primato mondiale del lituano Aleksandr Sorokin, che ha coperto in 24 ore di corsa 319,614 km aggiungendo così oltre 10.000 metri di progresso rispetto al suo precedente primato mondiale di 309,399 km, ottenuto nel 2021. A seguire i due primati italiani: i 288,438 km di Marco Visentini (medaglia di bronzo) e i 235,676 km di Eleonora Rachele Corradini. Entrambe le formazioni azzurre si sono classificate al quinto posto. Vittoria della Polonia sia al maschile sia al femminile.

Disumano Kipchoge – Ormai è dentro a una sfida con sé stesso. Eliud Kipchoge “lo ha fatto di nuovo”: è tornato alla maratona di Berlino e il 25 settembre ha migliorato il suo record mondiale (nella foto): ha corso in 2:01’09” migliorando di mezzo minuto il primato che aveva stabilito quattro anni fa, il 16 settembre del 2018, sempre sulle strade della capitale tedesca (2:01’39”).

Master a Martinengo – Domenica 26 settembre vanno in scena i Campionati italiani master dei 10 km su strada a Martinengo (BG) per festeggiare l’edizione numero 25 del “Palio delle Porte”.

Due scudetti, 21 titoli tricolori, due nuove migliori prestazioni nazionali e una europea: Giuseppe Damato (SM85) con 52’52” abbassa di un solo secondo la migliore prestazione continentale di 52’53” (Luciano Acquarone, 2015); Giovanna Mondini (SF75) con 54’12” toglie oltre un minuto e mezzo al 55’45” realizzato nel 2018 da Franca Monasterolo. Gli scudetti di società per la quarta edizione consecutiva restano in casa dell’Atletica Paratico, che replica la doppietta ottenuta sulle proprie strade anche nell’edizione tricolore 2021.

Campioni italiani – Uomini. SM35: Filippo Ba (Ga Vertovese) 31’45”; SM40: Salvatore Gambino (Dk Runners Milano) 30’59” (primo assoluto); SM45: Davide Raineri (Daunia Running) 31’35”; SM50: Stefano Politi (Gs Orecchiella Garfagnana) 33’44”; SM55: Abdelkrim Boumalik (Atl. Canicattì) 33’16”; SM60: Franco Torresani (Atl. Paratico) 36’11”; SM65: Luciano Moser (Atl. Clarina Trentino) 39’51”; SM70: Aurelio Moscato (Libertas Cernuschese) 40’10”; SM75: Bruno Bettinelli (Road Runners Club Milano) 48’29”; SM80: Giacomo Moleri (Atl. Treviglio) 53’51”; SM85: Giuseppe Damato (Borgaretto 75) 52’52”. Donne. SF35: Valentina Mattesini (Up Policiano Arezzo) 36’54”; SF40: Simona Santini (Circolo Minerva) 36’14”; SF45: Eva Grisoni (Lykos Triathlon Team) 36’23”; SF50: Carla Primo (Borgaretto 75) 36’55”; SF55: Nives Carobbio (Atl. Paratico) 39’18”; SF60: Susi Frisoni (Atletica 85 Faenza) 42’06”; SF65: Silvia Bolognesi (Cambiaso Risso Running Team) 44’00”; SF70: Wilma Dedè (Gruppo Podistico Melzo) 57’06”; SF75: Giovanna Mondini (Marathon Cremona) 54’12”; SF80: Irene Stringo (Atl. Pavese) 1:15’12”.

Fiori d’arancio… azzurri! – Settembre 2022 verrà ricordato anche per i matrimoni degli atleti della nazionale:

Foto (Francesca Grana)

• primo settembre, giovedì, Pesaro: Gianmarco Tamberi con Chiara Bontempi;

• 3 settembre, sabato, Imperia: Davide Manenti con Chiara Sileo;

• 6 settembre, lunedì, Legnano (MI): Giovanna Epis con Luca Tocco (nella foto);

• 17 settembre, sabato, Gardone Riviera (BS): Marcell Jacobs con Nicole Daza.

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